
Il mese di novembre è stato caratterizzato sia dalle forti piogge sia dal caldo anomalo per la stagione. Se infatti in alcune zone situate sul versante settentrionale delle Alpi e nel Vallese le precipitazioni medie di novembre sono risultate più del doppio (e in alcune stazioni anche più del triplo) della norma 1991-2020, in altre regioni l’undicesimo mese dell’anno è invece risultato il più caldo dall’inizio delle misurazioni nel 1864. Una conseguenza delle elevate temperature dei mesi di settembre e ottobre. Lo rende noto Meteo Svizzera.
Temperatura media
La temperatura media nazionale di novembre risulterà pari a 1,6 °C: un valore in linea con la norma 1991-2020. Tuttavia, nella Svizzera settentrionale al di sotto dei 1000 m, la temperatura di novembre risulta di 0,9 °C superiore alla norma 1991–2020, mentre a quote più elevate di 0,9 °C inferiore ad essa. Alle basse quote sud-alpine, la temperatura di novembre risulta di 0,2-0,4 °C superiore alla norma. Dal periodo preindustriale 1871-1900 ad oggi (1994-2023), in Svizzera il mese di novembre è diventato più caldo di 1,8°C.

Tanta acqua
Tra il 1° e il 25 novembre, le precipitazioni sono cadute quasi quotidianamente nella maggior parte delle regioni della Svizzera. Verso la metà del mese, per tre giorni una forte corrente da ovest ha causato precipitazioni abbondanti sul versante settentrionale delle Alpi e in Vallese. Nei Cantoni Ticino e Grigioni l'evento è stato meno rilevante con totali compresi tra 20 e 50 mm, altrove significativamente più bassi. Il Ticino centro-meridionale è invece rimasto all’asciutto. Sul versante settentrionale delle Alpi e nel Vallese il tempo molto piovoso ha portato i totali mensili di precipitazione ben al di sopra della media climatologica: a metà novembre, nella Svizzera romanda e sull'Altopiano della Svizzera centrale e orientale era già stato raggiunto il 200% della media mensile 1991-2020, ossia il doppio del totale medio mensile. Alla fine del mese, in alcune località nord-alpine i totali erano ben oltre il 200% della norma e localmente perfino oltre il 300%. Con 725 mm, la stazione del Säntis ha registrato il mese più piovoso dall'inizio della serie di misurazioni nel 1882. Il precedente record era stato a dicembre 2011 con 710 mm. Soprattutto sul versante meridionale delle Alpi e in gran parte dei Grigioni i totali di precipitazione del 2023 sono invece rimasti al di sotto della media.

Neve fino a basse quote
Nei primi venti giorni del mese, il limite delle nevicate oscillava per lo più tra 800 m e 2800 m, quote in cui ha nevicato più volte, anche se il manto è scomparso quasi subito a causa del rialzo del limite delle nevicate. Negli ultimi dieci giorni del mese, invece, l'aria polare umida e fredda affluita sul versante settentrionale delle Alpi ha portato la neve a quote più basse. Dal 24 al 26 novembre, sul versante nord-alpino al di sopra dei 600-800 m sono caduti complessivamente da 20 a 40 cm di neve fresca. Nei Grigioni settentrionali, le quantità di neve hanno raggiunto localmente i 50-60 cm.
Colorazione delle foglie molto tardiva
Quest’anno le latifoglie sono rimaste verdi a lungo. La colorazione delle foglie è infatti avvenuta con un ritardo da 7 a 12 giorni rispetto alla media trentennale 1991−2020. Essa ha iniziato ad aumentare a partire da metà ottobre e a novembre poteva ancora venir osservata in diversi siti di pianura. La colorazione delle foglie del faggio è stata fra le tre più tardive da quando sono iniziate le osservazioni negli anni '50, mentre per altre specie di piante osservate solo dal 1996 è stata la più tardiva. Il motivo è da ricercare nell’autunno molto caldo con temperature elevate in settembre e in ottobre e nella mancanza di notti fredde. I larici hanno cambiato colore a partire da metà ottobre in montagna e dalla fine del mese in pianura. La colorazione degli aghi del larice è avvenuta con circa 8 giorni di ritardo rispetto alla media.

L'autunno più caldo a livello regionale dall'inizio delle misurazioni
In media, la Svizzera ha vissuto il secondo autunno più caldo dall'inizio delle misurazioni nel 1864. La temperatura autunnale ha raggiunto una media nazionale di 8,5 °C, valore di 2,3 °C più elevato rispetto alla norma 1991-2020. L'autunno record del 2006 era stato altrettanto mite, con una media nazionale di 8,7 °C. A nord delle Alpi, diversi siti di misurazione hanno registrato l'autunno più caldo dall'inizio delle misurazioni. L'autunno record del 2006 aveva fatto registrare un’anomalia di 2 °C. Sul versante meridionale delle Alpi, a Locarno Monti lo scarto dalla media è stato di +1,7 °C, valore inferiore di solo 0,1 °C a quello dell'autunno record del 2018. Dal periodo preindustriale 1871-1900 a oggi (1994-2023), in Svizzera l'autunno è diventato più caldo di 1,9 °C.
