
Prendi la mascherina, aggiungi un pizzico di federalismo svizzero ed ecco che la Confederazione si trasforma in un mosaico di misure. In questi giorni i cantoni si rincorrono nel mettere in campo nuove misure per combattere il Covid-19. C’è chi vieta di ballare in discoteca (come i cantoni della Svizzera orientale), c’è chi impone la mascherina in tutti gli spazi interni aperti al pubblico. Il Ticino, da lunedì ha imposto l’obbligo della mascherina in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico e da questa settimana ha chiuso le discoteche.
Così, come potete vedere nella cartina (ferma alle 18 di venerdì 16 ottobre) troviamo i cantoni con un obbligo rigido di mascherina in tutti gli spazi chiusi, come Berna, Friburgo, Ginevra, Giura, Grigioni, Lucerna, Basilea Città e Obvaldo.
Vi sono poi i Cantoni che hanno scelto un obbligo “light”. Due le strategie: c’è chi ha scelto, come il Vallese, di imporre la mascherina solo all’interno e chi, come San Gallo e Appenzello Esterno, ha scelto di imporle solo oltre le trenta persone.
Restano fuori Argovia, Basilea Campagna, Uri, Glarona e Appenzello Interno. È però verosimile, come proposto oggi nella Svizzera orientale, che propendano nei prossimi giorni per un obbligo light, sulla falsa riga di San Gallo.
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