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Un friburghese vince il mondiale della fondue
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Ats
3 ore fa
Benedikt Wüthrich si aggiudica il primo posto tra i professionisti a Tartegnin, dove la gara ha raccolto quasi 200 partecipanti provenienti da diversi Paesi. All'evento erano presenti 12'000 persone.

Il piccolo villaggio di Tartegnin (VD), sul lago Lemano, ha ospitato oggi la quinta edizione del mondiale della fondue. Quasi 200 partecipanti: Benedikt Wüthrich, mastro casaro della latteria di Auboranges (FR), ha vinto nella categoria professionisti, mentre Frédéric e Lucie Gay, di Thônex (GE), hanno trionfato fra i dilettanti.

Concorrenti da Svizzera, Francia, Canada e Brasile

I concorrenti provenivano principalmente dalla Svizzera, ma non solo: erano rappresentati anche la Francia, il Canada e il Brasile, dove erano state organizzate delle preselezioni per partecipare all'evento. I cuochi in gara hanno dovuto portare tutti gli ingredienti per preparare due fondute, una per le qualificazioni e l'altra per la finale (500 g). Con una regola fondamentale: la ricetta doveva contenere almeno il 50% di Gruyère.

I criteri della valutazione

Le diverse giurie, presiedute dallo chef ginevrino Philippe Chevrier, hanno valutato le fondue sulla base di una degustazione con lo stesso pane. Sono stati presi in considerazione cinque criteri: gusto, aspetto visivo, consistenza, omogeneità e impressione generale. La manifestazione proseguirà sino a domani con varie animazioni, dalla musica folcloristica alle dimostrazioni di taglio con la motosega. Tra le altre novità di questa edizione, gli organizzatori hanno ideato una gara di lancio del caquelon.

Un evento ricorrente

Il mondiale della fondue si svolge ogni due anni. "Il nostro obiettivo è attirare 15'000 persone, ma saremmo già felici di averne 12'000, come nella precedente edizione del 2023", spiega Graziella Jayet, portavoce dell'evento, in dichiarazioni all'agenzia Keystone-Ats. "Attirare così tante persone in un villaggio di 249 abitanti è già un'impresa notevole", aggiunge. La competizione è ormai conosciuta oltre i confini svizzeri, "con una forte crescita della domanda da parte dei media", sottolinea l'addetta stampa. Ad esempio fino a Tartegnin è venuta televisione olandese, così come diversi canali francesi.