
Sabato 9 agosto, Pro Alps ha acceso il suo tradizionale falò delle Alpi sul Passo del Gottardo, un gesto forte e carico di significato contro l’aumento incontrollato del traffico nelle regioni alpine. Circa 57 attiviste e attivisti si sono riuniti nel punto d’incontro dei quattro Cantoni alpini, Grigioni, Ticino, Uri e Vallese, per riaffermare il valore della protezione delle Alpi sancita dalla Costituzione svizzera.
Una tradizione di protesta lunga oltre vent’anni
L’evento segna il ritorno di Pro Alps sul Gottardo dopo dieci anni, con una tradizione iniziata nel 2003 e ripetuta nel 2015, sempre in opposizione alla costruzione del secondo tunnel stradale. Oggi, nuove pressioni per aumentare la capacità del traffico su strada al Gottardo sono percepite come un attacco diretto all’articolo costituzionale sulla tutela delle Alpi. Pro Alps chiede interventi concreti per spostare il traffico dalla strada alla ferrovia, maggiore trasparenza nei costi del trasporto e una protezione alpina davvero efficace.
Petizione a sostegno della Costituzione
La giornata di mobilitazione ha incluso una raccolta firme ad Altdorf per sostenere la petizione di Pro Alps. Il documento richiama il Consiglio federale alle sue responsabilità: a più di 30 anni dall’iniziativa delle Alpi, il limite legale di 650.000 transiti di camion all’anno è stato costantemente superato – con 960.000 passaggi attuali e in aumento. Allo stesso tempo, il traffico turistico continua a crescere: il 90% dei viaggiatori preferisce l’auto ai mezzi pubblici, e tre viaggi su quattro hanno motivazioni turistiche.
Un fronte unito per la difesa dell’ambiente alpino
Il falò non è stato solo un simbolo di protesta, ma anche un momento di condivisione e strategia. Durante l’aperitivo con musica all’Albergo San Gottardo e la cena all’Alte Sust, i partecipanti hanno discusso il futuro della mobilitazione. Il falò del 2025 si inserisce in una lunga tradizione di segnali d’allerta, accesi sin dal 1998 lungo tutto l’arco alpino per difendere il patrimonio naturale e culturale.
Un messaggio chiaro dal cuore delle montagne
La presidente di Pro Alps, Nara Valsangiacomo, ha ribadito l’importanza del luogo scelto: “Il Passo del Gottardo è un simbolo di unione: per questo vogliamo che non venga inondato dal traffico di transito”. Il movimento promette di rimanere vigile e pronto a opporsi a ogni tentativo di indebolire l’articolo costituzionale dedicato alla protezione delle Alpi. Un fuoco acceso oggi, per difendere le montagne di domani.