
L'Ospedale cantonale dei Grigioni chiude l'esercizio 2024 con una perdita di 339'000 franchi. In conferenza stampa i vertici hanno sottolineato l'importanza di un centro ospedaliero forte. Inoltre hanno dichiarato che il progetto di unione con Samedan è fallito. A fronte di un utile operativo di 543,4 milioni di franchi, il direttore del nosocomio, Hugo Keune, parla di una situazione finanziaria stabile. Questo malgrado i vertici sperassero in un risultato positivo. I motivi delle cifre rosse sono molteplici: le tariffe che non coprono i costi, l'inflazione, nuovi regolamenti e riforme e piani burocratici. I costi operativi e del personale sono anche cresciuti del 5,6%, raggiungendo 514,7 milioni di franchi. "Considerando le circostanze molto difficili, il risultato ci soddisfa solo in parte", ha detto il direttore Keune.
Unire le forze per evitare doppio lavoro
"Se in futuro vogliamo garantire un approvvigionamento sanitario per la popolazione grigionese è necessario un centro ospedaliero forte. Solo così è possibile portare avanti un sistema sanitario decentrato nelle regioni", ha detto Martin Schmid, presidente della fondazione dell'Ospedale cantonale dei Grigioni. Parlando da politico, Schmid ha sottolineato che è necessario mantenere una struttura con un ambito stazionario nelle regioni meridionali. Il pensiero è andato subito all'integrazione dell'ospedale dell'Alta Engadina con quello cantonale. "Già oggi Coira ha diversi accordi con Samedan", ha continuato Schmid. Dal punto di vista medico il primario del dipartimento di medicina interna, Thomas Fehr, ha illustrato con un esempio i vantaggi . "Già da anni tutte le vittime di infarto vengono elitrasportate a Coira. Ma non abbiamo accesso ai dati registrati a Samedan, ad esempio dell'elettrocardiogramma o i valori di laboratorio. Se facessimo parte dello stesso sistema, ci risparmieremmo del lavoro che sennò viene fatto due volte", ha spiegato Fehr. L'ospedale più grande dei Grigioni ha già esperienza in questo senso. Dal primo gennaio 2023 l'ospedale di Walenstadt (SG), che era prossimo alla chiusura, è stato soccorso da quello di Coira. I casi regionali vengono trattati sul posto, quelli di medicina specializzata invece nel capoluogo retico. Secondo i vertici, in questo modo l'ospedale cantonale viene rafforzato.
Unione fallita per Coira
Alla base delle cooperazioni c'è un principio centrale, secondo Keune. "Bisogna dapprima aiutare se stessi per poi soccorrere gli altri", ha spiegato. L'integrazione dell'ospedale Samedan è stata affrontata in questo modo. I vertici dopo lunghe discussioni si sono accertati che questo passo non rappresentasse un rischio finanziario per Coira. Finora tre comuni engadinesi su undici hanno bocciato l'unione. Cinque invece l'hanno approvata. Sia Keune che Schmid hanno detto di rimanere aperti al dialogo con Samedan. Ai microfoni della Radiotelevisiun Rumantscha i due hanno dichiarato che per l'Ospedale cantonale dei Grigioni il progetto di integrazione con Samedan è fallito. Questo perché la Fondazione Sanitaria Alta Engadina ha sempre detto che per continuare sarebbe stata necessaria l'approvazione di tutti gli undici Comuni della regione. Schmid ha voluto sottolineare che l'unione sarebbe stato un passo per assicurare l'approvvigionamento sanitario, non legato a motivi finanziari. "Solo confrontando il numero di casi si capisce che non c'è un prospettiva in questo senso", ha spiegato. A Coira l'anno scorso sono stati curati oltre 25'000 pazienti, a Samedan sono circa 2'800 i trattamenti stazionari all'anno.
Traguardi raggiunti nel 2024
Malgrado le cifre rosse, l'anno scorso è stato contrassegnato anche da traguardi importanti per l'ospedale più grande del Canton Grigioni. "Ci riferiamo soprattutto al mantenimento del reparto di terapia intensiva pediatrica. Vorremmo ringraziare la popolazione per il suo immenso sostegno", così il direttore. L'ospedale cantonale ha portato avanti anche i processi di digitalizzazione. Inoltre è stato creato un centro per la ricerca oncologica. I lavori di costruzione della nuova ala dell'ospedale stanno proseguendo secondo i piani. Finora sono stati investiti oltre 500 milioni di franchi nel complesso che ospiterà anche il nuovo pronto soccorso. L'apertura è prevista per l'agosto del 2026.