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Ulteriori passi avanti nell'intesa sul gas con Germania e Italia
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Ats
10 ore fa
Il finanziamento è garantito da due crediti di impegno, già approvati dalle Camere federali, per un importo complessivo di 1,3 miliardi di franchi. A seconda del caso, i costi verranno sostenuti dalla Germania, dall'Italia o dalla Svizzera.

Ulteriori passi avanti sono stati compiuti nei lavori concernenti l'Accordo di solidarietà energetico, stipulato dalla Svizzera assieme a Germania e Italia. In particolare la prima ordinanza, che consente alla Confederazione di presentare richieste di fornitura di gas ai due Paesi limitrofi in caso di penuria, è pronta ad entrare in vigore. Non è però stata stabilita una data precisa perché il Parlamento italiano non ha ancora ratificato l'accordo. Lo ha indicato oggi il Consiglio federale in una nota. La seconda ordinanza, che disciplina l'attuazione di misure di solidarietà nel caso in cui la Confederazione presenti o riceva richieste in tal senso, è stata posta in consultazione fino al 25 settembre. Anch'essa entrerebbe in vigore soltanto in una situazione di penuria di gas.

Cosa prevede

Il finanziamento è garantito da due crediti di impegno, già approvati dalle Camere federali, per un importo complessivo di 1,3 miliardi di franchi. A seconda del caso, i costi verranno sostenuti dalla Germania, dall'Italia o dalla Svizzera. La Confederazione dovrebbe solo anticiparli, viene ancora precisato. Il 21 marzo scorso il Parlamento ha approvato l'Accordo di solidarietà, che consente alla Svizzera di presentare una richiesta di solidarietà a Germania e Italia per continuare a fornire gas ai suoi clienti protetti (economie domestiche private, ospedali, servizi di emergenza,...). Gli altri due Paesi possono a loro volta chiedere forniture di gas alla Confederazione.

Necessarie due ordinanze

A differenza di Berlino e Roma, Berna non dispone di una legge sull'approvvigionamento di gas che possa fungere da base per l'attuazione dell'intesa di solidarietà. Sono pertanto necessarie le due ordinanze. Entrambe prevedono che il compito di diritto pubblico, che consiste nella preparazione e nell'attuazione delle misure di solidarietà, sia delegato alla Società Anonima Svizzera per il Gas Naturale (Swissgas). Una modifica della legge federale sull'energia, che entrerà in vigore il primo ottobre, fornisce la base legale per consentire a Swissgas di addebitare i relativi costi ai consumatori tramite i corrispettivi per l'utilizzo della rete. In tal modo si assicura che non incidano sul bilancio della Confederazione, viene sottolineato.