Un cittadino indiano è stato accusato di aver truffato clienti di banche e compagnie aeree svizzere per diverse migliaia di franchi. L'uomo, a capo di una banda criminale che operava dal subcontinente, avrebbe falsificato pagine internet e messo in atto una truffa di assistenza tecnica, nota nel gergo con il nome di Tech Support Scam. Il procedimento penale è stato aperto nel novembre 2021 in seguito alle denunce di diverse banche svizzere e di privati, scrive oggi il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) in un comunicato. L'imputato, arrestato in Svizzera nel febbraio 2023, si trova da allora in stato di custodia.

L'uomo avrebbe agito come uno dei capi di un gruppo criminale che operava direttamente da Delhi, sottraendo circa 135'000 franchi nell'arco di almeno 22 mesi a circa 85 clienti di istituti bancari svizzeri e di compagnie aeree.

L'inchiesta ha evidenziato la professionalità con cui agiscono tali organizzazioni. Oltre alle persone incaricate del comando e del coordinamento, tra le quali rientrava l'imputato, la banda criminale disponeva di un team "vendita" e di un team "marketing", precisa il MPC. Mentre gli addetti al "marketing" si occupavano di produrre e pubblicizzare i siti web falsificati, i collaboratori del team "vendita" erano responsabili del contatto con i clienti, vale a dire che durante le telefonate con le vittime si spacciavano per dipendenti del servizio assistenza di un istituto bancario o di una compagnia aerea.

Tramite i siti web fasulli le vittime venivano adescate e invitate a mettersi in contatto con i sedicenti dipendenti del servizio assistenza, i quali, durante il colloquio telefonico, spingevano i clienti a installare un software di manutenzione e ad aprire un conto presso una criptoborsa. Le vittime concludevano così transazioni attraverso la relativa piattaforma acquistando con il proprio denaro - inconsapevolmente e involontariamente - criptovalute a favore del gruppo criminale. L'atto di accusa è stato depositato dal MPC al Tribunale penale federale (TPF).