Svizzera
Troppo ozono nell'aria, "Cercate di ridurre le emissioni inquinanti"
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 giorni fa
Ieri in diverse stazioni di misura svizzere, tra cui sei in Ticino, è stato superato il valore limite di 180 microgrammi per metro cubo per quanto riguarda le concentrazioni di ozono. Le autorità invitano la popolazione a evitare sforzi fisici intensi e a mettere in pratica dei comportamenti che possono migliorare la situazione.

"Le concentrazioni di ozono registrate ieri in Svizzera presso diverse stazioni di misura hanno superato il valore di 180 microgrammi per metro cubo (μg/m³), che corrisponde a una volta e mezzo il valore limite d’immissione stabilito dall’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico". Lo comunica la Conferenza svizzera dei capi dei servizi per la protezione dell'ambiente (Cca), sottolineando che i valori sono stati superati in Ticino, nelle stazioni di misura di Bioggio, Chiasso, Lugano-Pregassona, Mendrisio e Lugano-università.

Considerando le previsioni meteorologiche, si legge nella nota, "sono da prevedere elevate concentrazioni di questo inquinante atmosferico anche per la giornata odierna". I servizi cantonali per la protezione dell’ambiente "raccomandano pertanto di evitare sforzi fisici intensi all’aperto e invitano la popolazione ad agire di conseguenza per ridurre le emissioni di inquinanti, ad esempio mettendo in pratica le raccomandazioni descritte più avanti nel testo".

Come comportarsi

In caso di alte concentrazioni di ozono nell'aria, "il soggiorno all’aria aperta per fare una passeggiata, un bagno o un picnic, non crea problemi particolari. Le persone sensibili rischiano tuttavia di subire irritazioni alle mucose degli occhi, del naso e della gola. I bambini, i giovani e gli adulti sensibili che svolgono attività fisiche intense rischiano inoltre di subire una riduzione della loro capacità polmonare. Le manifestazioni sportive, gli sport di resistenza e le attività fisiche intense all'aria aperta dovrebbero essere pianificate in modo tale che gli sforzi maggiori siano prodotti quando le concentrazioni sono inferiori (in genere il mattino). Le persone che lamentano sintomi dovuti alla presenza dell’ozono non devono essere obbligate a compiere sforzi fisici eccessivi. Anche le temperature elevate possono avere ripercussioni sulla salute e influenzare in modo importante la condizione psicofisica. Persone anziane, bambini e malati cronici sono tra i gruppi più a rischio. In generale si consiglia di evitare sforzi fisici e di bere molta acqua".

Come migliorare la situazione

Per cercare di ridurre le emissioni di inquinanti, la popolazione è invitata a "spostarsi a piedi, in bicicletta o con i trasporti pubblici, rinunciando all’uso dell’automobile; evitare l’utilizzo dell’auto per tragitti non indispensabili e in generale servirsi di veicoli a basse emissioni; condividere l’auto con una o più persone invece che viaggiare da solo; utilizzare preferibilmente scooter con motore a quattro tempi oppure elettrico; impiegare prodotti poveri o addirittura privi di solventi (vernici all’acqua, prodotti di pulitura, colle, spray aerosol e prodotti di trattamento del legno); utilizzare apparecchi da giardinaggio e da bricolage elettrici e non alimentati a benzina".

L'ozono

L’ozono, viene spiegato, "è presente in alte concentrazioni durante le giornate soleggiate e calde, e si forma a partire dai suoi cosiddetti precursori, in particolare ossidi di azoto (NOx) e composti organici volatili (COV). Le fonti principali di questi precursori sono il traffico motorizzato e il settore dell’industria e dell‘artigianato. A partire dal 1985 le emissioni di NOx e di COV sono diminuite del 60, rispettivamente del 70%. Ciò nonostante, le concentrazioni di ozono nell’aria non sono diminuite in egual misura a causa della complessità delle reazioni fotochimiche coinvolte nel processo di formazione dell‘ozono stesso. Per contro la diminuzione delle emissioni svizzere di NOx e COV hanno permesso di ridurre  i picchi massimi delle concentrazioni di ozono".

Le misure per ridurne la concentrazione

Per garantire un’efficace riduzione dello smog estivo "sono tuttavia necessari dei provvedimenti a lungo termine sia a livello svizzero che internazionale. Tra questi spicca ad esempio l’introduzione e l’utilizzo su larga scala della migliore tecnologia disponibile per il contenimento delle emissioni delle fonti inquinanti. Oltre ai provvedimenti di competenza della Confederazione, i singoli Cantoni possono ridurre ulteriormente le concentrazioni di ozono attraverso l’implementazione di Piani di risanamento dell’aria che, nel caso di Cantoni di frontiera come il Ticino, prevedono anche la collaborazione transfrontaliera quale strumento per la lotta contro lo smog estivo".

La soglia d'informazione

Attraverso il mandato conferitole dalla Conferenza dei direttori cantonali dei lavori pubblici, della pianificazione e dell'ambiente (DCPA), la Conferenza svizzera dei capi dei servizi per la protezione dell'ambiente (CCA) "informa attivamente la popolazione in caso di elevate concentrazioni di ozono nell’aria. La CCA riprende quale soglia d’informazione (oltre la quale si rende necessario informare la popolazione) il valore europeo di riferimento fissato a 180 μg/m³. Tale valore corrisponde a una volta e mezzo il valore limite svizzero d’immissione di 120 μg/m³ (inteso come media oraria) stabilito dall’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico, valore che può essere superato al massimo una volta all’anno. Il Canton Ginevra dispone di un concetto di intervento che prevede, in caso di raggiungimento della soglia di informazione  e la situazione meteorologica non dovrebbe cambiare, l’introduzione della riduzione della velocità massima sull’autostrada, prima raccomandata poi obbligatoria".   

E quella d'allarme

A sud delle Alpi, conclude la nota, "le immissioni di ozono sono generalmente più elevate rispetto al resto della Svizzera. Le autorità cantonali di Ticino e Grigioni (unicamente per la Mesolcina) introducono la limitazione della velocità su autostrade e semiautostrade al superamento della soglia di allarme europea di 240 μg/m³ per oltre tre ore consecutive e con previsioni meteorologiche stabili per i prossimi 3 giorni successivi".