
Introdurre a livello legislativo misure volte a ridurre i rischi derivanti dai grandi operatori di piattaforme digitali. È quanto chiedono due mozioni al Consiglio federale presentate dai deputati centristi Giorgio Fonio e Regina Durrer.
“Obbligo di analisi”
Nello specifico, nella prima mozione si propone che le grandi piattaforme digitali vengano obbligate ad analizzare regolarmente "in che misura i loro prodotti e le loro tecnologie amplificano rischi per la società – come la diffusione di contenuti illegali o pericolosi, violazioni dei diritti fondamentali o effetti negativi sulla salute pubblica – e, sulla base di tali analisi, attuino misure mirate per ridurre i rischi".
"Partecipare ai costi di prevenzione"
Venendo invece al secondo atto parlamentare, "l’Esecutivo dovrebbe introdurre un sistema che obblighi gli operatori di piattaforme digitali che traggono profitto dall’uso da parte di minorenni a partecipare ai costi delle misure di prevenzione e protezione di bambini e giovani in rete”. A tal fine “potrebbe essere istituito un fondo vincolato, destinato specificamente a finanziare misure per promuovere la competenza mediatica, nonché offerte di consulenza e sostegno”.
Le motivazioni
Il rapporto con le grandi piattaforme digitali "rappresenta una delle grandi sfide del nostro tempo", scrivono i due consiglieri nazionali. Già oggi, in diverse parti del mondo, "sono in corso sforzi per rafforzare la regolamentazione e la responsabilità delle grandi piattaforme". La pubblicazione del progetto preliminare di regolamentazione delle piattaforme in Svizzera, annunciato dal Consiglio federale, "continua tuttavia a subire ritardi". Nella primavera del 2023, il Governo ha definito l’orientamento della proposta. Tuttavia, "misure specifiche di protezione per le piattaforme con utenti minorenni o obblighi di analisi e contenimento dei rischi sistemici – come previsto dal Digital Services Act europeo – non sono stati inclusi". In Svizzera è quindi opportuno - concludono i deputati - "creare disposizioni volte da un lato a limitare gli effetti negativi delle grandi piattaforme sulla società e, dall’altro, a garantire una protezione sostenibile dei minorenni nello spazio digitale".