I costi dei test PCR delle persone entrate in contatto con una persona risultata positiva al test del coronavirus rimangono gratuiti. È quanto indica una nota odierna dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), precisando la decisione del Consiglio federale di mercoledì scorso, 2 di febbraio, sulla revoca della quarantena dei contatti.

Diagnosi importante per persone a rischio e sanitari
Con la revoca della quarantena dei contatti, il governo aveva deciso di non accollarsi i costi dei test PCR delle persone che hanno avuto un contatto stretto con una persona contagiata. Tuttavia, per determinate persone resta importante sottoporsi al test anche dopo la revoca della quarantena dei contatti. In base alla strategia dell’UFSP, una diagnosi rapida è molto importante per le persone particolarmente a rischio, ad esempio per quelle che seguono una chemioterapia. Anche per molte case per anziani e di cura e per gli ospedali è inoltre essenziale che persone entrate in contatto con un caso confermato possano continuare a lavorare, ma abbiano la possibilità di sottoporsi a test individuali.

Adeguata l’ordinanza
Per tutti questi motivi, il Consiglio federale ha adeguato di conseguenza l’ordinanza 2 COVID-19 con entrata in vigore retroattiva al 3 febbraio. In questo modo è garantita l’assunzione senza interruzione dei costi dei test per chi ha avuto contatti con una persona contagiata. Stando all’ordinanza, la Confederazione si assume i costi dei test PCR di quelle persone che vivono nella stessa economia domestica o hanno avuto un contatto regolare e stretto con una persona il cui contagio è confermato o probabile - sintomatica - nelle 48 ore prima della comparsa dei sintomi e fino a cinque giorni dopo. I costi del test vengono pagati dalla Confederazione anche quando una persone è giunta a contatto con una persona contagiata dal Covid asintomatica nelle 48 ore prima del prelievo del campione e fino all’isolamento della persona.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata