
Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha dato ragione a una impresa romanda che riteneva discriminatorio il fatto che le FFS avessero pubblicato un bando di concorso unicamente in tedesco. Malgrado ciò, le ferrovie non intendono cambiare la loro prassi. Il 12 aprile, riferisce il quotidiano Le Temps, le FFS hanno pubblicato un bando sulla piattaforma Internet Simap per nuove traverse in cemento armato precompresso. L'unica lingua contrattuale ammessa è il tedesco. A inizio maggio, ritenendo discriminatorio l'uso esclusivo della lingua di Goethe, il direttore generale della società vodese Bétontec Gram, Julien Lasserre, si rivolge al TAF. In una decisione presa il 20 luglio, il TAF dà ragione a Julien Lasserre e obbliga le FFS a tradurre in francese la documentazione tecnica concernente la gara d'appalto e ad accettare le candidature in questa lingua. La sentenza non è però di portata generale e riguarda unicamente questo caso. La legge non obbliga infatti le imprese a pubblicare gli appalti in tutte le lingue nazionali. Le FFS non intendono del resto cambiare strategia: per bocca del portavoce Frédéric Revaz sostengono che le lingue degli appalti continueranno ad essere quelle dei progetti. Revaz ha poi precisato che la gara d'appalto in questione era stata redatta in francese e tedesco. A non essere tradotta era solo la documentazione tecnica. Le FFS, ha proseguito il portavoce, hanno inoltre deciso di tradurre questa documentazione ancora prima della sentenza del TAF che si è quindi limitato ad "accettare il ricorso dell'impresa basandosi sull'accordo trovato tra le due parti".
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