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Swiss Re: "I dazi americani potrebbero avere effetti indiretti"
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Ats
3 ore fa
A dirlo il Ceo di Swiss Re a margine della conferenza stampa in cui sono stati commentati i risultati semestrali dell'azienda.

La politica doganale del governo americano ha un impatto anche su Swiss Re: sebbene il settore delle riassicurazioni non sia direttamente interessato, gli elevati dazi doganali statunitensi potrebbero avere conseguenze secondarie, ha affermato oggi Andreas Berger, Ceo della multinazionale zurighese, in una conferenza stampa di commento ai risultati semestrali. La situazione sul fronte delle tariffe potrebbe diventare significativa per i riassicuratori in caso di sinistri di grande entità: secondo il manager tedesco le elevate barriere doganali potrebbero comportare costi più alti per le riparazioni necessarie. L'impresa sta monitorando la situazione di conseguenza. Il 59enne afferma invece di sentirsi a suo agio per quanto riguarda il segmento della responsabilità civile negli Usa: l'azienda ha infatti ridotto la sua quota di mercato in tale comparto dal 17% al 5%. Secondo Berger non è prevista un'ulteriore ottimizzazione del portafoglio. Lo scorso anno Swiss Re ha comunque costituito accantonamenti per miliardi di dollari nel settore.

Balzo dell'utile nel primo semestre

Il colosso della riassicurazione Swiss Re ha registrato un calo dei ricavi ma un aumento della redditività nei primi sei mesi del 2025. Il gruppo zurighese conferma le sue precedenti prospettive finanziarie. Gli incendi che hanno devastato Los Angeles (California, USA) all'inizio dell'anno non sembrano dunque aver avuto impatti sui risultati. I ricavi derivanti dalle attività assicurative sono diminuiti del 6% a 20,95 miliardi di dollari (16,83 miliardi di franchi al cambio attuale), mentre l'utile netto è aumentato del 24% a 2,61 miliardi, precisa oggi Swiss Re in un comunicato. Nel comparto danni (Property & Casualty Reinsurance, P&C Re), il combined ratio - ossia il rapporto tra i gli oneri dei sinistri e i premi incassati - è migliorato di 3,2 punti percentuali attestandosi all'81,1%, mentre l'utile netto è aumentato del 23% raggiungendo 1,22 miliardi. In questa divisione, Swiss Re è stata in grado di aumentare i premi del 2,3% durante il periodo di rinnovo dei contratti a giugno e luglio. Per quanto riguarda l'unità di riassicurazione vita (Life & Health Reinsurance, L&H Re), il gruppo ha registrato un utile netto in calo del 5%, a 839 milioni.

Verso una riduzione dei costi per 300 milioni

La direzione conferma che per l'esercizio in corso la prospettiva è un utile netto di circa 1,6 miliardi di dollari per L&H Re e di almeno 4,4 miliardi a livello di gruppo. Il combined ratio di P&C Re dovrebbe scendere sotto l'85%. A più lungo termine, Swiss Re prevede un rendimento del capitale proprio superiore al 14%. Ha inoltre in programma di ridurre i costi di 300 milioni entro il 2027, mentre il dividendo dovrebbe aumentare del 7% "o più" all'anno nei prossimi tre anni.