
Nello sport svizzero le donne sono troppo poco presenti in posizioni dirigenziali. Una nuova campagna di Swiss Olympic sostiene le associazioni nazionali con vari programmi e si concentra su temi quali le pari opportunità e la conciliazione tra vita privata e professionale. Secondo un'inchiesta condotta tra aprile e agosto dello scorso anno dall'organizzazione che è simultaneamente Comitato nazionale olimpico e Associazione delle federazioni sportive svizzere che rappresentano discipline olimpiche e no, tra le 83 federazioni affiliate e le dieci organizzazioni partner intervistate, la percentuale di donne membri del comitato esecutivo con diritto di voto è salita per la prima volta al 28%. Le donne rappresentano solo il 14% dei presidenti e circa il 16% dei direttori. Negli enti sollecitati vi è invece più personale femminile in ambito amministrativo (52%) e tra le persone in formazione (68%). Uno studio europeo condotto lo scorso mese di febbraio, che pure ha esaminato la distribuzione dei sessi nello sport elvetico, giunge a risultati assolutamente analoghi, indica un comunicato odierno di Swiss Olympic.
Percentuale aumentata dall'estate scorsa
La percentuale di donne tra i membri del comitato esecutivo è aumentata dalla scorsa estate per effetto della revisione dell'Ordinanza sulla promozione dello sport (OPSpo), entrata in vigore il primo di gennaio di quest'anno. L'OPSpo prevede che entrambi i generi siano rappresentati almeno al 40% nell'organo supremo delle federazioni sportive nazionali. Circa un quarto delle federazioni ha raggiunto questa quota entro inizio anno; le altre sono tenute a dimostrare a Swiss Olympic e all'Ufficio federale dello sport il loro piano d'azione e le relative scadenze. L'associazione presieduta da Metzler-Arnold, con la nuova compagna, si impegna a sostenere le federazioni ritardatarie con varie iniziative. Swiss Olympic offre ad esempio alle donne nello sport opportunità di entrare in contatto con "mentori esperti del mondo dello sport, della politica e dell'economia". Un altro esempio riguarda la promozione, attraverso "soluzioni pratiche e su misura" di un miglior equilibrio tra lavoro, sport e vita privata.