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Svizzera del 2060: previsti 400'000 nuovi impieghi nei servizi
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Keystone-ats
3 giorni fa
Gli scenari dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale prevedono un aumento dei posti di lavoro a tempo pieno nel terziario, trainato da sanità e socialità, mentre calano occupazione agricola e industriale.

Entro il 2060 i posti di lavoro a tempo pieno in Svizzera dovrebbero crescere nel settore dei servizi da 3,1 milioni a quasi 3,5 milioni. È invece previsto un calo nei settori dell'agricoltura, della silvicoltura e dell'industria. È la conclusione a cui sono giunti gli scenari settoriali aggiornati dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e dell'Ufficio federale dell'energia (UFE), pubblicati oggi.

I settori colpiti

Il terziario prevede una crescita sia in termini di numero di occupati, sia di creazione del valore aggiunto. Il maggior numero di nuovi impieghi sorgerà nei settori in cui la domanda dipende direttamente dalla demografia e dal reddito come la sanità e, in misura inferiore, la socialità. Il progresso tecnologico fa sì che in praticamente tutti i settori, la creazione di valore aggiunto supererà quella dei nuovi posti di lavoro. Per esempio nell'industria farmaceutica dovrebbe raddoppiare la creazione di valore, a fronte di uno stagnazione degli impieghi a tempo pieno.

Crescita maggiore nelle regioni urbane

Come negli scenari precedenti, la crescita maggiore si osserverà nelle regioni urbane in cui si registra già una forte concentrazione di servizi, una tendenza destinata a proseguire. Inoltre l'aumento della popolazione e dell'offerta di lavoro provoca un aumento della domanda di beni e servizi locali. Si inizia comunque a delineare uno sviluppo positivo pure in alcune aree rurali come la regione di Lucerna e la Svizzera nord-orientale, mentre l'arco giurassiano, a forte trazione industriale, è destinato a perdere posti di lavoro.

Scenari per prevedere gli sviluppi futuri

Questi scenari settoriali mostrano la possibile evoluzione economica del Paese e costituiscono la base per le prospettive di traffico del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), oltre che delle prospettive energetiche dell'UFE. L'aggiornamento contiene gli ultimi scenari demografici e dell'evoluzione del PIL, calcolati dalla Segreteria di stato dell'economia (SECO).