
La Strategia Americhe, adottata oggi dal Consiglio federale, prevede cinque distinte priorità geografiche sulle quali incentrare gli interventi per i prossimi quattro anni. In ognuna di queste regioni, la Svizzera perseguirà gli obiettivi fissati nella Strategia di politica estera 2020-2023: pace e sicurezza, prosperità, sostenibilità e digitalizzazione.
I rapporti con Usa e Canada...
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, secondo partner commerciale della Svizzera dopo l'Unione europea, il Consiglio federale si prefigge di approfondire le relazioni bilaterali, già oggi "buone e diversificate". Gli Usa sono anche un importante polo per quanto riguarda l'educazione e la ricerca, oltre a essere un partner chiave in ambito tecnologico, precisa un comunicato. Il Governo intende rafforzare la cooperazione bilaterale anche con il Canada, con il quale la Svizzera già condivide obbiettivi su numerosi dossier. Si tratta inoltre di un "partner d'elezione" per consolidare la diplomazia scientifica svizzera, aggiunge la nota. La Svizzera continuerà inoltre ad esercitare il mandato di potenza protettrice per l'Iran in Canada.
...e con gli Stati “giaguari”
Terza priorità della strategia sono i cosiddetti stati "giaguari" - Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico e Perù - che hanno un enorme potenziale economico. Rappresentano uno sbocco importante per le imprese elvetiche e un partner nei grandi consessi multilaterali in materia di lotta contro il cambiamento climatico e di promozione dei diritti umani. In quest'area, la strategia prevede la conclusione di nuovi accordi e l'aggiornamento di quelli esistenti oltre ad un'intesa con i paesi del Mercosur. Questi stati però "presentano anche deficit in fatto di buongoverno e protezione dei diritti umani", quindi Berna continuerà a fornire sostegno alla promozione civile della pace in Colombia e condurrà dialoghi bilaterali sui diritti umani con il Messico e il Brasile.
Un “ritiro responsabile”
Un'altra priorità riguarda Bolivia, Cuba, Haiti, Honduras e Nicaragua. La Strategia Americhe getta le basi per il "ritiro responsabile" della Divisione dello sviluppo e della cooperazione da questi paesi entro la fine del 2024. L'aiuto umanitario, i programmi globali, la promozione della pace e dei diritti umani o la cooperazione economica continueranno a essere impiegati dove necessario e parallelamente sarà promossa la cooperazione nei settori dell'economia privata e nel campo della formazione, della salute e dell'ambiente.
Ultima priorità
L'ultima priorità riguarda le organizzazioni regionali delle quali la Svizzera è membro o nelle quali ha uno statuto di osservatrice, come per esempio la Banca interamericana di sviluppo (Idb) o l'Organizzazione degli Stati americani (Osa). La presenza in queste organizzazioni - afferma il Governo - rafforza il profilo della sua politica estera e come partner affidabile e competente.
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