
PostFinance non dovrebbe, per il momento almeno, essere privatizzata. Con 43 voti a 0, il Consiglio degli Stati ha deciso di non entrare in materia sulla revisione parziale della legge sull’organizzazione della Posta. La Camera dei Cantoni ha così seguito il parere della sua commissione preparatoria che all’unanimità proponeva di non entrare nel merito.
Durante l’estate 2021, il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento un progetto di legge che prevedeva che PostFinance potesse essere autorizzata a concedere in modo autonomo ipoteche e crediti a terzi nonché una privatizzazione parziale dei servizi finanziari. Il Governo intendeva così permettere alla filiale della Posta, controllata dalla Confederazione, di poter realizzare una redditività in linea con il settore.
Necessari lumi
Dopo lo svolgimento di numerose audizioni e l’esame del disegno di legge da parte delle commissioni parlamentari, la Camera dei Cantoni ritiene che si debba fare chiarezza al più presto sulle questioni aperte relative al futuro di PostFinance. Tuttavia, in base a quanto scaturito dalle audizioni con gli ambienti interessati, i “senatori” sono del parere che il disegno di legge non sia soddisfacente. Alla luce del rapporto finale della Commissione di esperti sul servizio postale universale, il Consiglio degli Stati reputa inoltre che l’attuale progetto di revisione della legge “non offra sufficienti approcci di soluzione per l’ulteriore sviluppo dell’azienda”.
Servizio postale universale sotto la lente
Secondo vari oratori, occorre innanzitutto ottenere una visione d’insieme della tematica e chiarire la questione del servizio postale universale del futuro prima di poterne regolamentare il finanziamento. Il dossier passa ora al Consiglio nazionale.
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