Svizzera
Smood, il personale accetta il nuovo CCL
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Redazione
2 anni fa
Il nuovo CCL è stato adottato con 323 voti, mentre 22 dipendenti lo hanno respinto, ha dichiarato Syndicom in un comunicato. L’accordo entrerà in vigore il 1° ottobre 2022

I fattorini di Smood hanno approvato il nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL). Syndicom intende ora rappresentare tutti i lavoratori del settore delle consegne e della distribuzione nelle trattative in corso per un CCL per l’intero ramo.

“Un segnale importante”
Il nuovo CCL è stato adottato con 323 voti, mentre 22 dipendenti lo hanno respinto, ha dichiarato Syndicom in un comunicato. L’accordo entrerà in vigore il 1° ottobre 2022. Secondo il sindacato, “si tratta di un segnale importante per l’intero settore delle consegne” visto che attualmente sono in corso i negoziati per un CCL generale. “Le altre aziende attive in Svizzera in questo settore saranno d’ora in poi valutate in base a questi standard”, scrive Syndicom. Il sindacato afferma di aver monitorato il processo di consultazione e di non aver riscontrato “alcuna irregolarità”. I suoi organi competenti hanno ratificato l’accordo all’unanimità.

Salario minimo
Smood e Syndicom hanno raggiunto un accordo la settimana scorsa. Il salario minimo sarà di 23 franchi all’ora, escluse mance e bonus, e dovranno essere garantite un minimo di quattro ore settimanali di lavoro, nonché incarichi di una durata minima di due ore. A ciò si aggiunge una “equa regolamentazione dei costi del chilometraggio”, l’indennità del 5% per il lavoro domenicale e il diritto di codecisione per il personale addetto alle consegne.

Problemi legali

Unia aveva reagito con sorpresa all’annuncio dell’accordo. Oggi il sindacato ha definito il procedimento “antidemocratico e contrario alla libertà di associazione dei dipendenti”. Il nuovo CCL non metterà in alcun modo fine al modello operativo dell’azienda, scrive in un comunicato. “Molti problemi legali e democratici ostacolano l’introduzione del nuovo CCL”. Secondo Unia, l’accordo è stato concluso con un sindacato minoritario scelto dal datore di lavoro, il che viola la libertà di associazione e il diritto di negoziazione.

La denuncia di Unia
Unia denuncia un “CCL alibi dalla formulazione poco chiara”. I dipendenti di Smood non sono mai stati informati della stesura dell’accordo e hanno avuto solo 24 ore per esprimere la loro opinione. Infine, non si tiene conto delle disposizioni del CCL del settore alberghiero e della ristorazione che dovrebbero essere applicate a Smood. “Sono in corso le procedure avviate dall’ispettorato del lavoro e dalle commissioni paritetiche nel quadro dei contratti collettivi di obbligatorietà generale”, aggiunge Unia. L’azienda intende continuare a lottare per i diritti dei dipendenti di Smood e degli altri lavoratori delle piattaforme.

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