
Occorre consentire alle organizzazioni internazionali con sede in Svizzera di importare, a determinate condizioni, farmaci non omologati destinati al proprio personale. È quanto prevede la modifica dell'Ordinanza sull'autorizzazione dei medicamenti (OAMed) decisa oggi dal Consiglio federale. L'adeguamento riguarda ad esempio i vaccini per gli impiegati delle Nazioni Unite e delle loro agenzie specializzate, si legge in una nota governativa odierna.
Eliminare una discrepanza
La Svizzera ha concluso con organizzazioni internazionali accordi che le autorizzano, tra l'altro, a importare direttamente beni di cui necessitano per l'esercizio delle loro attività. Secondo il vigente diritto in materia di agenti terapeutici, tuttavia, l'importazione in Svizzera di farmaci non omologati da parte di tali organizzazioni è vietata. Oggi il Consiglio federale ha pertanto deciso di adeguare l'OAMed, in modo da permettere a questi organismi mondiali di importare medicamenti destinati all'uso interno e di eliminare così tale discrepanza, viene ancora precisato nel comunicato.