
Il pacchetto di misure proposto dal Consiglio federale per sgravare a medio termine le finanze federali si annuncia difficile da far passare in Parlamento. La Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (CdF-S) propone infatti di ridurre sensibilmente il volume dei risparmi previsti: per il 2027 intende rinunciare a 603 milioni dei 2,396 miliardi messi in consultazione dal Governo, accogliendone così circa il 75–80%. In cifra assoluta, la Commissione punta a un alleggerimento del bilancio federale di 1,79 miliardi.
Risparmi ridotti per il 2028 e 2029
Per gli anni successivi, la Commissione propone volumi di risparmio attenuati rispetto ai circa 3 miliardi voluti dal Consiglio federale: 2,35 miliardi nel 2028 e 2,48 miliardi nel 2029, rinunciando così a più di un quinto dei tagli previsti. La discussione resta complessa, dato che il pacchetto comprende circa 60 misure con impatti trasversali. La CdF-S ha respinto i principali tagli nel settore formativo: niente forti aumenti delle tasse ai Politecnici, nessuna riduzione per Gioventù e Sport, attività extrascolastiche, progetti universitari, InnoSuisse o formazione continua. Accettata invece una riduzione ai contributi del Fondo nazionale svizzero.
Media: salvati gli aiuti alla stampa
La Commissione ha bocciato il taglio di 20 milioni agli aiuti indiretti alla stampa, ma sostiene – con 7 voti contro 6 – la proposta governativa di risparmiare 19 milioni sui servizi SSR destinati all’estero. Confermata la sospensione delle spese per la cooperazione internazionale fino al 2030: risparmi per 107 milioni nel 2027, 167 milioni nel 2028 e 234 milioni nel 2029. Tagli confermati anche nel settore climatico (–372,1 milioni), mentre una parte delle riduzioni sulle infrastrutture ferroviarie è stata attenuata.
No al giro di vite su 2° e 3° pilastro
La Commissione rifiuta la proposta di ridurre il vantaggio fiscale sui prelievi di capitale dei pilastri previdenziali, misura che avrebbe generato 190 milioni annui. Il dossier approderà al Consiglio degli Stati il 17 dicembre e al Nazionale nella sessione di marzo, in vista di un possibile referendum. Infine, la CdF-S intende eliminare dal progetto la maggior parte dell'aumento previsto dell'asta dei contingenti d'importazione nel settore agricolo, il che comporterebbe una diminuzione delle entrate pari a circa 120 milioni di franchi all'anno. Molte decisioni sono comunque state prese di stretta misura. Il dossier sarà trattato dal plenum il 17 dicembre durante una seduta open-end. Il Consiglio nazionale ne discuterà invece durante la sessione di marzo, alla fine della quale i dibattiti dovrebbero essere conclusi, in modo che un eventuale referendum e una votazione popolare possano essere organizzati prima dell'entrata in vigore del pacchetto di sgravi fiscali.
