
Se il mese di settembre è iniziato all’insegna del tempo estivo, caldo e temporalesco, nella prima metà del mese un marcato calo della temperatura ha causato in alcune località la caduta di quantità eccezionali di neve. Ciononostante, a livello nazionale la temperatura media è stata nella norma, se non leggermente inferiore, con precipitazioni che sono state però superiori alla media pluriennale. In Ticino, invece, la temperatura media registrata è stata di 0,5°C superiore alla media nazionale. Facendo un paragone con il periodo preindustriale (1871-1900), il clima a settembre in Svizzera è diventato mediamente di 2,4 °C più caldo. Lo rende noto MeteoSvizzera.
Caldo estivo e temporali
Come detto, nei primi giorni di settembre la Svizzera è stata interessata da una massa d’aria calda e instabile, in cui si sono sviluppati alcuni temporali. Il 1° e il 7 settembre in alcune località la temperatura media giornaliera è risultata di 5 - 7°C superiore alla norma 1991-2020. Il primo settembre le temperature massime giornaliere hanno raggiunto ancora 30°C o poco più su entrambi i lati delle Alpi. Il settimo giorno, invece, la soglia di 30 °C è stata raggiunta e di poco superata nel Vallese e nelle valli nordalpine interessate dal favonio. Per il resto, le temperature massime sono state comprese in modo esteso tra 25°C e quasi 30°C. Fino al 5 settembre in alcune località si sono sviluppati dei temporali che hanno portato forti piogge e in qualche caso anche della grandine.

Forte calo della temperatura e prime nevicate
A partire dal 9 settembre, aria fredda di origine polare proveniente da nord-ovest ha tuttavia interrotto bruscamente l'estate a nord delle Alpi. Verso la metà del mese, nelle zone pianeggianti nordalpine le temperature massime erano inferiori a 15°C in modo esteso e il 13 settembre, sull'Altopiano della Svizzera centrale e orientale, esse oscillavano tra 11 e i 12°C. In 14 stazioni di misurazione è stata misurata la temperatura massima giornaliera più bassa dall'inizio delle misurazioni per quanto riguarda la prima metà di settembre. Il 13 settembre sullo Jungfraujoch la temperatura non ha infatti superato -11,7°C; il primato precedente, del 10 settembre 2001, era di -10.7°C (inizio delle misure nel 1961). In montagna la neve è inoltre caduta addirittura fin sotto i 1'500 m e localmente la quantità di neve fresca è stata notevole. Per quanto riguarda la prima metà di settembre, le stazioni di misurazione Unterschächen (1470 m) e Urnerboden (1395 m) hanno segnalato un totale di neve fresca di 45 cm, Arosa (1878 m) di 44 cm. Per quest’ultima stazione si è trattato della sesta somma di neve fresca più elevata da quando sono iniziate le misurazioni nel 1890.
Tanta pioggia
Ma il 26 settembre, la profonda zona di bassa pressione "Aitor", centrata a sud-ovest dell'Irlanda, ha sospinto un fronte caldo con aria mite e umida da sud-ovest sopra la Svizzera. Di conseguenza, le precipitazioni sono risultate continue. Le piogge giornaliere più abbondanti sono cadute nell'Altopiano della Svizzera occidentale e nel Vallese, nonché sul versante meridionale delle Alpi, in Engadina e in Valposchiavo. In queste regioni, fra il 26 e il 27 settembre sono caduti da 30 a 50 mm di pioggia, localmente anche di più. A Semsales (FR), Soglio (GR), Bellinzona (TI) e sul Monte Generoso (TI) sono stati misurati fra 60 e 75 mm, quantitativi che per la maggior parte delle stazioni vengono osservati ogni due anni circa o anche più frequentemente. Le Prealpi orientali e le Alpi hanno ricevuto le precipitazioni più scarse, con totali giornalieri rimasti ampiamente al di sotto dei 20 mm. Fino alla fine del mese è prevista ancora qualche precipitazione, soprattutto in Ticino e in Engadina. Il fronte caldo ha provocato anche forti venti anche nel Giura e nelle vallate alpine centro-orientali, dove il favonio da sud ha soffiato fino a 70 - 90 km/h. Le raffiche più forti sono state registrate sul Piz Martegnas con 144 km/h e sul Säntis con 137 km/h. Anche sulle cime del Giura il vento da sud-ovest è risultato tempestoso, con 113 km/h su La Dôle e 117 km/h sullo Chasseral. Infine, nel periodo dal 1° al 26 settembre sono state registrate precipitazioni superiori alla media su un'ampia area. In una fascia che si estende dal Lago di Ginevra e dal Vallese lungo il Giura fino alla regione di Sciaffusa, le precipitazioni hanno superato il 180% della norma 1991-2020.
