Svizzera
Sessione invernale delle Camere, si parlerà di budget, armi, iniziative e lingue a scuola
© CdT/Archivio
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Ats
2 ore fa
Prende il via lunedì la sessione invernale delle Camere federali. Ecco di cosa dibatteranno Consiglio nazionale e agli Stati.

Come ogni sessione invernale, i due rami del Parlamento saranno chiamati a eleggere i rispettivi presidenti, nominare il presidente della Confederazione per il prossimo anno e adottare il preventivo. Tra i principali temi previsti nelle prossime tre settimane di lavori figurano diverse iniziative popolari, le norme sull'export di armi e l'insegnamento delle lingue a scuola. La prima decisione riguarderà l'elezione dei nuovi presidenti: salvo sorprese, dovrebbero essere il democentrista friburghese Pierre-André Page al Nazionale e il grigionese del Centro Stefan Engler agli Stati. Mercoledì 10 dicembre sarà invece eletto il nuovo presidente della Confederazione, che sarà Guy Parmelin.

Finanze della Confederazione

Martedì 2 dicembre la Camera dei Cantoni aprirà uno dei dossier classici di fine anno: l'esame del preventivo della Confederazione. Le discussioni si annunciano lunghe e animate: al Nazionale sono state presentate ben 79 proposte di minoranza. La Commissione delle finanze degli Stati ha previsto diversi aumenti in alcune voci di bilancio, in particolare per l'agricoltura. La maggioranza della commissione omologa del Nazionale propone da parte sua di destinare le entrate fiscali supplementari provenienti dal canton Ginevra, pari a 290 milioni di franchi, all'assicurazione contro la disoccupazione. Tra le voci discordanti figura anche il finanziamento con 10 milioni di franchi dei treni notturni per Malmö (Svezia): la commissione degli Stati si oppone, quella del Nazionale è favorevole. Sempre in materia di finanze federali, gli Stati discuteranno il vasto progetto governativo per alleggerire il bilancio della Confederazione. Basandosi su circa 60 misure, il Consiglio federale punta a risparmiare 2,4 miliardi nel 2027 e 3 miliardi nel 2028 e 2029. Per la commissione preparatoria, questo programma è indispensabile per rispettare il freno all'indebitamento nei prossimi anni.

Trasporti

Alla Camera del popolo dovrebbe essere approvato senza problemi il credito destinato al traffico regionale viaggiatori (esclusi trasporti a lunga percorrenza e urbani) per il periodo 2026-2028. L'unica incertezza riguarda il credito supplementare di 160 milioni (che porterebbe il totale a 3,525 miliardi), chiesto dagli Stati e approvato dalla Commissione dei trasporti del Nazionale solo grazie al voto preponderante del presidente. Sempre al Nazionale, non dovrebbero incontrare ostacoli neppure le modifiche legislative volte a sottoporre alla tassa sul traffico pesante anche i camion elettrici. Da parte loro, i "senatori" affronteranno una mozione che chiede di garantire il livello delle prestazioni di FFS Cargo e il mantenimento di una rete centrale nel trasporto combinato.

Armamenti

Al Consiglio nazionale tornerà a far discutere la controversa questione dell'allentamento delle condizioni per l'esportazione di materiale bellico. Il Consiglio federale ha proposto una riforma che gli consentirebbe una competenza derogatoria a durata limitata per discostarsi eccezionalmente dai criteri di autorizzazione. La Camera dei cantoni è andato oltre, proponendo di autorizzare a priori le richieste di Stati con regimi di esportazione simili a quello svizzero, anche se coinvolti in conflitti armati, e di consentire, a determinate condizioni, le riesportazioni di armi svizzere. La Camera del popolo dovrebbe probabilmente seguire questa linea, secondo i rapporti di forza emersi in commissione. La sinistra ha già minacciato un referendum. Il Nazionale chiederà anche di accelerare le procedure di acquisto di armamenti per la difesa contro i droni. La commissione competente ha sostenuto all'unanimità una mozione per reagire rapidamente alla minaccia rappresentata dalla Russia sullo spazio aereo europeo.

Iniziative popolari

Tra le iniziative popolare che il Parlamento esaminerà in questa sessione, i "senatori" dovrebbero respingere quella dell'UDC chiamata "No a una Svizzera da 10 milioni". La proposta metterebbe a rischio prosperità e impegni internazionali della Svizzera e comprometterebbe la via bilaterale con l'UE, ritiene la maggioranza della commissione. Gli Stati esamineranno anche la cosiddetta "Iniziativa pellicce", che vuole vietare l'importazione di pellicce e prodotti simili provenienti da animali maltrattati. Il Consiglio federale la respinge ritenendola incompatibile con il diritto commerciale internazionale, ma ha elaborato un controprogetto, già approvato dal Nazionale. Da parte sua, il Nazionale affronterà l'iniziativa popolare "Per un'alimentazione sicura", che chiede di favorire alimenti vegetali rispetto a quelli animali, aumentare l'autosufficienza della Svizzera, proteggere le risorse idriche sotterranee e promuovere un'agricoltura sostenibile. La commissione preparatoria propone il respingimento del testo, senza voti contrari. La Camera del popolo discuterà anche l'iniziativa che mira a vietare ai privati la vendita e l'uso di fuochi d'artificio rumorosi, prevedendo però autorizzazioni eccezionali per grandi eventi sovraregionali. Sul tavolo del Nazionale c'è un controprogetto indiretto con due varianti.

Altri temi, tra cui lingue a scuola

Le Camere tratteranno inoltre diversi altri temi. Il Nazionale dibatterà di caccia al lupo, monitoraggio sull'aiuto al suicidio, riforma per combattere il sovraindebitamento delle persone fisiche e reintroduzione del doppio cognome. Gli Stati discuteranno di assicurazione contro i terremoti, sostegno alla Ginevra internazionale, ripartizione del canone radiotelevisivo, adozioni internazionali, rafforzamento del personale di Fedpol, proroga delle FM e insegnamento delle lingue a scuola. A tal proposito, i "senatori" dovranno valutare la mozione di Baptiste Hurni (PS/NE), che propone di rendere obbligatorio in tutti i Cantoni l'insegnamento di una seconda lingua nazionale alle elementari. La decisione di posticipare lo studio del francese in alcuni Cantoni germanofoni è vista come un rischio per le relazioni tra le regioni linguistiche e manifesta, secondo il neocastellano, "un profondo disprezzo per la coesione nazionale". Il Consiglio federale propone di approvare l'atto parlamentare di Hurni e ha già incaricato il Dipartimento dell'interno di preparare due varianti di modifica della legge sulle lingue.