
La voglia di lasciare la Svizzera non è mai stata così alta nell’ultimo decennio. Secondo il più recente barometro immobiliare della Zürcher Kantonalbank (ZKB), riportato dal Blick, più di 68'000 persone hanno lasciato il Paese tra gennaio e agosto. Allo stesso tempo, l’immigrazione è diminuita. Il risultato? Una crescita della popolazione più lenta rispetto all’anno scorso.
Chi emigra? Svizzeri al primo posto
Guardando alle nazionalità, gli svizzeri rappresentano la fetta più grande di chi emigra. Seguono cittadini di Germania, Italia, Portogallo e Francia. Gli ucraini, invece, non compaiono ancora in modo significativo nelle statistiche ufficiali.
Mercato degli affitti meno sotto pressione
La ZKB ritiene che la minore immigrazione netta possa portare un po’ di sollievo al mercato degli affitti, soprattutto nei centri urbani. La carenza di appartamenti, almeno per ora, non dovrebbe peggiorare.
Un mercato del lavoro in rallentamento
Uno dei principali motivi che spinge le persone a trasferirsi in Svizzera è da sempre il mercato del lavoro. Ma ora sta perdendo slancio. L’economia elvetica risente di diversi fattori: dazi statunitensi, difficoltà nel settore delle macchine, incertezza globale e pochi investimenti. Secondo lo Swiss Job Market Index del gruppo Adecco, il numero di posti vacanti cala anche nei settori sanitario, amministrativo e informatico.
Disoccupazione in aumento
La disoccupazione tra i cittadini stranieri è salita a quasi il 5% in settembre. In parallelo, la disoccupazione in Francia è sotto la media storica, mentre in Italia è scesa al 6%, il livello più basso dalla crisi del 2007. Anche in Portogallo è ai minimi da sei mesi. Tutti elementi che potrebbero spingere diversi lavoratori qualificati a rientrare nei propri Paesi d’origine.
Crescita più lenta anche nei numeri
Fino ad agosto, la migrazione netta verso la Svizzera è stata di circa 41'400 persone. Un anno fa, nello stesso periodo, il saldo era già di circa 50'000.