
All’inizio del 2020, alla vigilia della pandemia di Covid-19, l’8,5% della popolazione svizzera, pari a 720’000 persone, era colpita da povertà. Simultaneamente, il tenore di vita generale dei confederati era tra i più alti d’Europa. È l’immagine contrastata offerta dall’”Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita 2020” (SILC 2020) pubblicata oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST).
Il tasso di povertà - propriamente l’UST fa riferimento alla povertà reddituale, che non tiene conto della situazione patrimoniale - è rimasto pressoché immutato su base annua (era dell’8,7% all’inizio del 2019). Anche la povertà della popolazione occupata si è mantenuta stabile al 4,2%. Nonostante l’esercizio di un’attività lavorativa, circa 158’000 persone non hanno percepito un reddito superiore alla soglia di povertà. Questa è calcolata sulla base delle direttive della Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale (COSAS) e ammontava mediamente a 2279 franchi al mese per una persona che viveva sola e a 3963 franchi per due adulti con due bambini.
Stranieri e famiglie monoparentali
L’indagine SILC (Statistics on Income and Living Conditions) dell’UST è condotta simultaneamente in tutta Europa, Turchia compresa, secondo le medesime modalità. Quella presentata oggi è stata realizzata nel 2020, ma per il reddito si riferisce ai dati del 2019. Come negli anni precedenti, le persone più frequentemente colpite da difficoltà finanziarie sono quelle straniere, quelle che vivono in famiglie monoparentali, quelle senza formazione postobbligatoria e quelle che vivono in economie domestiche escluse dal mercato del lavoro.
Effetti negativi del Covid-19
Le rilevazioni per la SILC 2020 per definizione non forniscono informazioni su eventuali effetti della pandemia di Covid-19 sui redditi. L’UST però all’inizio dello scorso mese di ottobre ha già pubblicato anche informazioni su “valutazioni sperimentali” che comprendono un periodo più ampio, fino al primo semestre 2021 compreso. L’impatto della crisi sanitaria sui redditi delle economie domestiche è stato significativo, rivela la ricerca. Tra tutti un dato pare significativo: l’11,3% della popolazione ha indicato un calo di reddito dovuto alla pandemia. Il fenomeno riguarda in particolare chi era già svantaggiato prima della crisi.
Caritas: urgente agire
Reagendo alla pubblicazione dei dati della SILC, l’organizzazione non governativa (ong) Caritas Svizzera, che nella Confederazione fa della lotta alla povertà la sua priorità, denuncia l’incapacità delle autorità di fronteggiare il problema. Deplora che dal 2014, malgrado una congiuntura favorevole, il tasso di povertà nel paese sia aumentato. E partendo dalla costatazione che gli studi finora condotti hanno mostrato un peggioramento della situazione per le economie domestiche a reddito basso, chiede di agire urgentemente. Come indicato in un documento pubblicato in dicembre, l’ong auspica in particolare un lavoro dignitoso con salari che permettano di vivere e meno impieghi precari, pari opportunità nell’ambito della formazione, e per tutte le famiglie un accesso senza barriere al sistema sanitario, una miglior copertura del minimo vitale grazie all’estensione delle prestazioni complementari e più alloggi a prezzi abbordabili.
Alto tenore di vita
Lo studio SILC rivela anche una faccia della medaglia più luminosa in merito alle condizioni di esistenza. Nonostante l’alto livello dei prezzi, il tenore di vita della popolazione in Svizzera è superiore rispetto ai paesi del Vecchio Continente. Corretto per tener conto delle differenze del livello dei prezzi, il tenore di vita risulta superiore solo in Lussemburgo e Norvegia. In Svizzera è elevata anche la soddisfazione per la propria vita. Nella prima metà del 2020, il 40,4% della popolazione dai 16 anni in su si è dichiarato molto soddisfatto in quel momento (contro il 39% nel 2014). Stando alle prime “valutazioni sperimentali”, nel corso della pandemia la soddisfazione per la propria vita è però leggermente diminuita: nella prima metà del 2021, il 36,6% della popolazione si detto molto soddisfatto.
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