Svizzera
Sempre in coda, l’Ustra valuta i 60km/h in autostrada
Immagine CdT
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Lara Sargenti
3 anni fa
Berna sta valutando una serie di provvedimenti per fluidicare il traffico. Tra le idee quelle di ridurre il limite minimo quando si creano ingorghi. Ma non trova il sostegno delle associazioni degli automobilisti

Ridurre il limite minimo a 60 km/h in autostrada quando si creano ingorghi. È una delle misure che l’Ufficio federale delle strade (Ustra) sta valutando per contrastare il problema del traffico. Secondo quanto rivelato dai giornali di Tamedia è anche una delle misure più controverse.

Un problema che cresce
L’anno scorso gli svizzeri hanno trascorso circa 32’500 ore nel traffico sulle strade nazionali. Una situazione che reca fastidio agli automobilisti e che costa anche un sacco di soldi. Stando alle stime dell’Ustra, nel 2019 i costi del traffico sono già ammontati a circa 1,67 miliardi di franchi: 380 milioni in più rispetto al 2015. Una somma a cui si aggiungono i costi per l’ambiente, il clima, l’energia e gli incidenti, per un totale di oltre 2 miliardi.

Modelli di calcolo per il limite di 60 km/h
Per incidere direttamente sul flusso del traffico, l’Ustra sta quindi esaminando diversi provvedimenti. “Stiamo verificando se i sistemi segnaletici per la limitazione dinamica della velocità possano mantenere il traffico più fluido con una velocità di 60 km/h”, ha confermato il portavoce di Ustra Benno Schmid. Per esaminare gli effetti dell’introduzione di questo limite, l’Ustra sta utilizzando dei modelli di calcolo. Se i risultati saranno positivi, si potrà avviare un test pilota e una decisione in merito potrà essere presa l’anno prossimo.

ACS, Astag, TCS scettici
L’Automobile Club Svizzero (ACS), il Touring Club Svizzero (TCS) e l’Associazione dei trasportatori stradali (Astag) hanno già fatto sapere di non approvare l’iniziativa. “La misura è inutile”, ha affermato al Tages-Anzeiger il presidente di ACS Thomas Hurter. Anche Thierry Burkart, presidente di Astag, ritiene che un simile provvedimento porterebbe più traffico sulle strade cantonali. “Sarebbe controproducente”. Secondo il TCS solo un adeguamento delle infrastrutture stradali può risolvere questo problema, ha sottolineato il portavoce Laurent Pignot al Corriere del Ticino.

Ata favorevole
Di tutt’altro avviso l’Associazione traffico e ambiente (ATA), che accoglie positivamente l’idea presa in considerazione da Berna. “Va a inserirsi in una serie di misure e tendenze, che da una parte rendono più efficienti le strade esistenti e dall’altra man mano faranno scendere il volume del traffico, come ad esempio l’aumento del telelavoro e il mobility pricing”, ha dichiarato il vicepresidente di Ata e consigliere nazionale Bruno Storni al quotidiano di Muzzano. Parlare di investimenti nelle infrastrutture stradali, ha aggiunto, ha solo senso se non le si intende espandere. Ecco perché Ata sta valutando di lanciare un’iniziativa popolare per una “moratoria degli ampliamenti autostradali”. In questo modo si sosterrebbero solo risanamenti, interramenti e migliorie ambientali, ma non verrebbe aumentata la capacità delle autostrade.

Le altre misure prese in considerazione
Oltre al limite di 60 km/h in autostrada, l’Ustra sta valutando anche un divieto di circolazione a sinistra per gli autocarri durante le ore di punta, nonché una riduzione del divieto di guida notturna per questi veicoli, riferisce il Tages-Anzeiger. Non contemplata invece l’opzione di introdurre “gestori del traffico”, che intervengono in modo tempestivo in caso di incidenti o interruzioni stradali, come avviene già in Gran Bretagna, Paesi Bassi e Austria. Un progetto pilota in tal senso era stato avviato in Ticino nel 2018 per una durata di tre anni. Due pattuglie della polizia cantonale erano attive sul tratto autostradale tra Mendrisio e il dosso di Taverne per garantire un’elevata prontezza di intervento soprattutto nelle fasce orarie più critiche. Ma per l’Ustra si tratta di un progetto finanziariamente troppo costoso (è costato 2,5 milioni di franchi alla Confederazione) e l’attività è difficile da differenziare dai compiti della polizia.

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