
Durante la manifestazione non autorizzata, tenutasi a favore della Palestina ieri a Berna, 18 poliziotti - sedici uomini e due donne - sono rimasti feriti. Lo ha comunicato oggi la polizia cantonale ai media, stilando il bilancio degli scontri con i dimostranti. Quattro di loro sono finiti in ospedale per accertamenti. L'equipaggiamento protettivo avrebbe evitato il peggio.
Gli scontri
I partecipanti al corteo hanno tentato più volte di sfondare i cordoni della polizia. Le forze dell'ordine sono state attaccate con materiale pirotecnico e da cantiere, mobili, pietre, bottiglie, estintori e laser. Dal canto loro, gli agenti hanno utilizzato idranti, gas lacrimogeni e proiettili di gomma. In totale, 536 persone provenienti da tutta la Svizzera sono state fermate e sottoposte ai controlli della polizia. Una di queste era già ricercata. Alcuni dei manifestanti saranno denunciati: tra i reati ipotizzati vi sono quelli di danneggiamento, violazione di domicilio, lesioni personali e incendio intenzionale. I danni materiali, secondo Bettschen, ammontano a milioni di franchi.
Il municipale Graffenried: "eccesso di violenza inaccettabile"
Nel suo intervento, il municipale e responsabile della sicurezza Alec von Graffenried ha criticato l'eccesso di violenza, facendo notare come gli scontri abbiano completamente oscurato il contenuto politico del raduno e definendo "inaccettabile" il comportamento dei manifestanti. Un altro corteo pro-Palestina è peraltro previsto il prossimo 15 di novembre.
Federazione dei funzionari di polizia: "pene esemplari"
Anche la Federazione svizzera dei funzionari di polizia (FSFP), in un comunicato, condanna "con la massima fermezza le gravi violenze avvenute ieri durante la manifestazione non autorizzata a Berna". Secondo la Federazione "gli attacchi brutali contro gli agenti e le agenti" rappresentano "un’aggressione inaccettabile allo Stato di diritto". Per questo motivo si chiede "una risposta giudiziaria decisa", con "pene esemplari". Secondo la FSFP "fermare e poi rilasciare rapidamente chi ha commesso atti di violenza manda [...] un messaggio sbagliato". Allo stesso tempo, la FSFP ringrazia forze di polizia, pompieri, servizi di ambulanza e corpi di polizia del Canton di Berna e degli altri cantoni. Ai 18 agenti feriti va "la propria solidarietà e riconoscenza".