Svizzera
Sanzioni, Usa minacciano conseguenze per Svizzera
Immagine Dfae
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Keystone-ats
3 anni fa
L’ambasciatore di Washington a Berna, già impiegato di Ubs, ha promesso conseguenze nel caso in cui le banche svizzere non cooperassero nell’ambito delle sanzioni alla Russia

Gli Stati Uniti mettono in guardia le banche svizzere in relazione al denaro degli imprenditori russi colpiti da sanzioni dopo l’attacco all’Ucraina: in caso di mancata cooperazione vi saranno conseguenze, afferma l’ambasciatore americano a Berna Scott Miller.

Richiesta di impegno
Gli istituti elvetici devono cercare attivamente il denaro nascosto dai cosiddetti oligarchi, afferma il diplomatico in un’intervista pubblicata dalla NZZ am Sonntag. “Vi saranno conseguenze negative se i patrimoni delle persone sanzionate non saranno trovate”, aggiunge l’attivista LGBTQ, in carica da gennaio, che ha fra l’altro lavorato in passato per UBS a Denver, nel Colorado. “Non prendiamo la cosa alla leggera.” La cooperazione con le autorità svizzere è buona, prosegue Miller. “Ci sostengono nel rendere chiaro alle banche che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti è coinvolto nella questione”.

“Ci atteniamo a tutti i regolamenti”
Le affermazioni del neo-ambasciatore non vengono accolte bene negli ambienti finanziari. “Questa è una minaccia”, afferma un’esponente di primo piano dell’economia, che non ha voluto essere citata per nome, in una dichiarazione riportata dalla NZZ am Sonntag. L’Associazione svizzera dei banchieri (ASB) sottolinea da parte sua che gli istituti si attengono rigorosamente a tutti i regolamenti e alle misure applicabili, “comprese le sanzioni imposte da organismi svizzeri, internazionali e sovranazionali”. Vengono anche applicati “cumulativamente diversi filtri di sanzioni”, compresi quelli degli Stati Uniti. Dopo tutto è in gioco l’integrità della piazza finanziaria, afferma l’ASB.

Miller vuole Svizzera nella task force
Miller sarebbe da parte sua contento se la Svizzera si unisse alla task force internazionale per rintracciare il denaro di quelli che in Occidente vengono chiamati oligarchi. “È una sfida per qualsiasi paese implementare un pacchetto di sanzioni di queste dimensioni e complessità”, argomenta l’ambasciatore.

Anche l’Ucraina vuole di più da noi
Maggiore impegno sul fronte delle sanzioni, dell’energia e della finanza è stato invocato anche dall’ambasciatore ucraino in Svizzera, Artem Rybchenko. “Ci aspettiamo che tutto il mondo diventi più attivo. Sono necessarie più sanzioni a livello internazionale. Non si può permettere alla Russia di far finta di niente e continuare semplicemente con la sua guerra di aggressione”, afferma il diplomatico in un’intervista alla SonntagsZeitung.

“Compito vostro”
Rybchenko chiede quindi “diversi passi alla Svizzera”. Serve anche l’aiuto investigativo della Confederazione. “Siete voi che dovete rintracciare le società di facciata e i beni ad esse collegati”, argomenta l’ambasciatore. “È compito della Svizzera trovarli e bloccarli”.

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