Svizzera
Sangue, in Svizzera approvvigionamento stabile
immagine CdT/Scolari
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Ginevra Benzi
3 anni fa
Nel corso del 2021 la Svizzera ha visto un approvvigionamento stabile di emo-prodotti nonostante il fabbisogno fosse leggermente più alto rispetto al 2020. Il settore della donazione delle cellule staminali del sangue ha garantito a Trasfusione CRS Svizzera un andamento positivo, nonché l’ampliamento del Registro svizzero

Lo si legge nel comunicato stampa inviato da Trasfusione CRS Svizzera, confermando che anche durante il secondo anno pandemico l’approvvigionamento di tutti gli emo-prodotti destinati agli ospedali svizzeri è sempre stato garantito. Questo, grazie alle consolidate misure di protezione che hanno permesso di donare sangue in un ambiente sicuro in ogni momento. Dato che l’acquisizione di emo-prodotti si è basata (a causa della scarsa disponibilità) sulla richiesta, il loro tasso di scadenza nel 2021 era solo dello 0.9%, una percentuale positiva considerato il fatto che sia inferiore agli anni precedenti.

Fabbisogno equilibrato di sangue
Come sopraesposto, nel 2021 il fabbisogno di sangue negli ospedali è da considerare equilibrato, anche se ci sono state fluttuazioni più evidenti. Rispetto al 2020, vista la mancanza di chiusure totali, durante l’anno scorso gli emo-prodotti si sono resi maggiormente necessari: leggermente aumentati sia il fabbisogno di globuli rossi (concentrati eritrocitari, l’emo-prodotto più importante) sia la richiesta di concentrati piastrinici e plasma. Gli 11 Servizi trasfusionali regionali, grazie alla loro flessibilità, hanno potuto mantenere basso il tasso di scadenza degli emo-prodotti, indipendentemente dalla situazione critica in cui si trovava il settore sanitario.

Nuovi strumenti online per le donatrici e i donatori di sangue
In aggiunta alle misure di protezione anti-covid, alcuni Servizi regionali hanno introdotto uno strumento digitale di prenotazione tramite il quale le donatrici e i donatori di sangue potevano venir convocati in modo scaglionato, garantendo quindi la necessaria sicurezza nel momento della donazione. A seguito dell’inoculazione dei primi vaccini, l’incertezza relativa a quanto aspettare prima di poter donare il sangue si è fatta sicuramente sentire. Trasfusione CRS Svizzera ha pertanto reagito a questa situazione sviluppando un nuovo strumento digitale di controllo vaccinale che fornisce alle donatrici e ai donatori le principali risposte circa la donazione in tempo di COVID-19.

Donazione di cellule staminali del sangue: “crescita qualitativa”
Alla fine del 2021 il Registro svizzero delle donatrici e dei donatori di cellule staminali del sangue contava quasi 172’000 persone iscritte, circa 9’500 in più rispetto al 2020. Il 96% delle registrazioni è da ricondurre ai servizi online, che unite alle misure di marketing mirate alle donatrici e ai donatori più giovani hanno contribuito all’abbassamento dell’età media di iscritti al Registro. Nel 2021, il 62,5% degli iscritti al Registro avevano meno di 30 anni (49,4% nel 2020).

Calo della disponibilità in Svizzera
Tuttavia, al momento della chiamata di convocazione per la donazione di cellule staminali la disponibilità di chi si era registrato è diminuita, attestandosi nel 2021 al 52,9%. Tradotto, questo significa che quasi la metà di chi si era prenotato non era disponibile al momento della convocazione, o per motivi medici (24,7%) o personali ( 22,4%). Trasfusione CRS Svizzera ha reagito a questa situazione con diverse misure: in futuro le persone registrate verranno seguite da vicino durante il processo di registrazione, per poi venire sensibilizzate periodicamente tramite una newsletter tematica. Questo dovrebbe consentire di consolidare l’impegno dei donatori e ricordare loro regolarmente la grande importanza della donazione di cellule staminali del sangue.

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