Svizzera
Salathé: “Preoccupato, CF sia prudente”
© CdT/ Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
3 anni fa
L’epidemiologo considera sfavorevole l’attuale evoluzione dei numeri del Covid in Svizzera e invita ad attendere prima di eliminare le poche restrizioni rimanenti, su tutte l’obbligo di mascherina nei trasporti pubblici

Alla luce del rapido aumento dei contagi la situazione sul fronte del coronavirus in Svizzera è da considerare “preoccupante”: lo afferma l’epidemiologo Marcel Salathé, che consiglia quindi prudenza e invita il Consiglio federale ad aspettare prima di mettere termine alle ultime restrizioni.

“Date le cifre attuali, attenderei prima di eliminare completamente l’obbligo di indossare mascherine nei treni e negli autobus”, afferma il professore al Politecnico federale di Losanna (EPFL) in un’intervista pubblicata oggi dalla SonntagsZeitung. “Manterrei anche il requisito dell’isolamento fino a quando i numeri non saranno di nuovo molto bassi”.

Quarta dose
Secondo l’esperto il paese deve prepararsi a un’altra ondata in autunno e nel contempo considerare anche una quarta vaccinazione per gran parte della popolazione. “Al momento dobbiamo supporre che dovremo procedere per qualche tempo a richiami vaccinali”, afferma Salathé. “In ogni caso mi sembra che per la maggior parte delle persone avrà senso una quarta vaccinazione nel prossimo autunno”.

“Non è finita”
“La pandemia di Covid-19 non è ancora finita”, sottolinea lo specialista. Anche se i tassi di mortalità e di ospedalizzazione sono bassi grazie alla vaccinazione e alla graduale immunizzazione della società e sebbene il rischio di morire a causa del coronavirus sia ora uguale o inferiore a quello di una normale influenza, il virus si sta diffondendo così tanto che le morti e i ricoveri aumenteranno ancora.

“Rischio maggiore, occorre cautela”
Salathé fa inoltre presente che le conseguenze a lungo termine della pandemia non sono ancora note. “Gli studi hanno dimostrato che l’infezione da SARS-CoV-2 può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari”. A suo avviso è quindi meglio essere cauti.

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