Frontalierato
Salari, serve una nuova legge per lo scambio dati con Italia e Francia
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Keystone-ats
5 ore fa
L'intesa con Roma per l'imposizione dei frontalieri prevede uno scambio automatico e reciproco delle informazioni necessarie ai fini dell'imposizione dei lavoratori frontalieri nello Stato di domicilio, sottolinea una nota governativa odierna. L'intesa con la Francia introduce anch'essa uno scambio automatico e reciproco delle informazioni necessarie ai fini dell'imposizione dei lavoratori dipendenti che risiedono in uno dei due Stati contraenti e che lavorano per un datore di lavoro situato nell'altro Stato contraente.

Per poter applicare i nuovi accordi sull'imposizione dei frontalieri con l'Italia e sul telelavoro con la Francia, è necessaria una nuova legge federale per lo scambio di dati salariali, oggetto delle due intese, i cui contenuti sono stati approvati oggi dal Consiglio federale, assieme al messaggio per il parlamento.

Le intese

L'intesa con Roma per l'imposizione dei frontalieri prevede uno scambio automatico e reciproco delle informazioni necessarie ai fini dell'imposizione dei lavoratori frontalieri nello Stato di domicilio, sottolinea una nota governativa odierna. L'intesa con la Francia introduce anch'essa uno scambio automatico e reciproco delle informazioni necessarie ai fini dell'imposizione dei lavoratori dipendenti che risiedono in uno dei due Stati contraenti e che lavorano per un datore di lavoro situato nell'altro Stato contraente. Per regolare tale scambio di dati è prevista una nuova legge che regola, in particolare, la trasmissione di informazioni tra le autorità fiscali cantonali e l'Amministrazione federale delle contribuzioni.

Scambio automatico

Lo scambio automatico comporterà, ammette il Governo, un onere supplementare per i datori di lavoro interessati, in particolare per quelli che permettono ai propri lavoratori residenti in Francia di svolgere telelavoro. I datori di lavoro devono infatti rilevare i dati richiesti dai due Accordi, ciò che implica un adeguamento dei sistemi informatici. Anche le piccole e medie imprese (PMI) sono interessate dalla regolamentazione. I due Accordi non prevedono tuttavia possibilità di sgravio o eccezioni specifiche per tali imprese, motivo per cui la Svizzera non dispone del margine di azione per adottare eventuali semplificazioni nei confronti delle PMI. Nell'ambito della procedura di consultazione, tenutasi da giugno a settembre 2024, il progetto è stato accolto per lo più favorevolmente, sostiene l'esecutivo. Il Consiglio federale ha tenuto conto di una serie di punti critici evidenziati, adeguando di conseguenza il progetto di legge. I Cantoni potranno chiedere, ad esempio, che il datore di lavoro trasmetta i dati salariali alle autorità competenti in forma elettronica.