
Come facilmente prevedibile visto il suo noto impegno a favore di energia atomica, industria automobilistica e petrolio, i Verdi e le associazioni ambientaliste hanno criticato l'assegnazione del DATEC al neo Consigliere federale UDC Albert Rösti. Su Twitter, il partito ecologista ha parlato di "incubo per la protezione del clima".
I Verdi avevano già espresso nel recente passato il timore che il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni, fin qui diretto dalla socialista Simonetta Sommaruga, potesse finire, in caso di sua elezione nell'esecutivo, nelle mani del democentrista bernese.
SES: "Terremo d'occhio Rösti"
Dura anche la Fondazione svizzera per l'energia (SES), che ha fatto sapere di voler tenere d'occhio Rösti. Nonostante sia considerato un politico di consenso, "temiamo che nella politica climatica ed energetica siamo passati 'from hero to zero', da un'eroina all'immobilismo se non alla retromarcia", scrive in una nota. Non usa giri di parole nemmeno il movimento Sciopero per il clima, che su Twitter definisce la nomina di Rösti quale capo del DATEC "una vergogna e un delitto".