
Entro fine luglio 2025, tutte le piazze di tiro militari svizzere avrebbero dovuto rispettare i limiti di legge contro l’inquinamento fonico. Ma l’obiettivo non è stato centrato: su 46 impianti da risanare, molti sono ancora in fase di progettazione o autorizzazione. Lo annuncia l'Aggruppamento Difesa, specificando che i ritardi sono legati al grande onere di pianificazione, alla carenza di specialisti e ai cambiamenti di destinazione delle strutture.
46 piazze di tiro da risanare
Dal 2010, con l’entrata in vigore dell’allegato 9 dell’Ordinanza contro l’inquinamento fonico, il Dipartimento della difesa ha avviato un vasto piano di valutazione e intervento. Tra il 2012 e il 2014 sono state valutate sommariamente le immissioni foniche di tutte le 120 piazze di tiro allora esistenti ed è stato constatato che 46 di queste andavano risanate.
Lo stato attuale
Quattro piazze – tra cui Sion, Frauenfeld e Bôle – sono già state risanate con successo. Altre 42 sono ancora in varie fasi: 16 in quella concettuale, 15 in progettazione, 7 in autorizzazione e solo 4 in realizzazione. Nei prossimi anni si prevedono investimenti per circa 50 milioni di franchi. Dove non è possibile intervenire con opere tecniche o edilizie, sono previste deroghe o misure alternative. L’obiettivo rimane quello di "rafforzare la prontezza alla difesa, riducendo parallelamente nel limite del possibile le ripercussioni per l’ambiente circostante", conclude la nota.