
Come dimenticare l'appello del Consiglio federale dello scorso settembre in merito alla penuria energetica, che aveva portato la popolazione elvetica ad attivarsi nel risparmio energetico tramite la campagna "L'energia è scarsa. Non sprechiamola". Tuttavia, a neanche un anno da questa preoccupante situazione lo scenario appare assai diverso. Se lo scorso anno in Svizzera la parola d'ordine era infatti "penuria energetica", con il conseguente obbligo morale di risparmiare energia, quest'anno questa problematica sembra essere finita sotto il tappeto e tutti i prodotti acquistati per far fronte a una possibile carenza stanno prendendo polvere in cantina. Lo sostiene Digitec Galaxus, dove si legge che lo scorso inverno ha fortunatamente mostrato il suo lato più mite, con temperature decisamente poco invernali e un'assenza quasi totale di nevicate e gelate. Questa situazione ha fortunatamente permesso alle economie domestiche svizzere di dover riscaldare meno del previsto le abitazioni, favorendo un minor consumo energetico.
Lo spettro della carenza di elettricità
Durante lo scorso inverno è però anche apparso chiaro che l'energia sarebbe stata sufficiente, come è stato confermato all'inizio dell'anno dall'amministratore delegato della Commissione federale dell'energia elettrica (ElCom), che aveva rassicurato che la Svizzera avrebbe probabilmente superato l'inverno senza carenze di elettricità. I bacini idrici ben riempiti e l'affluenza di energia nucleare dalla Francia avevano infatti portato a questa prognosi positiva. L'Ufficio federale dell'energia (UFE), tuttavia, continua a valutare la situazione dell'approvvigionamento energetico come "ostile".
Da bestseller a dimenticati
Dato che la situazione si era rivelata meno drammatica del previsto, nel 2023 l'entusiasmo per il risparmio energetico, come detto, è calato drasticamente. Se nel settembre 2022 le candele erano ancora il bestseller assoluto, nell'agosto 2023 il rivenditore online ha venduto il 71% di candele in meno. Anche i pannelli solari (-68%) e le candele a LED (-40%) presentano un quadro simile. Inoltre, anche i più preparati non si sono procurati ulteriori prodotti per la produzione di energia. Le power station, i generatori di elettricità e la legna da ardere hanno attualmente molte meno probabilità di finire nel carrello della clientela rispetto all'anno scorso.