
Contributi più equi e prolungamento della vita attiva: oggi il Consiglio federale ha definito le linee guida della riforma AVS2030, che non prevede un aumento dell'età pensionabile. Un progetto concreto sarà disponibile in primavera. La situazione finanziaria dell'AVS deve essere stabilizzata per il periodo 2030/2040. A tal fine, il Consiglio federale incoraggia il proseguimento dell'attività lucrativa fino al raggiungimento dell'età di riferimento o oltre, indica una nota governativa odierna.
La riforma AVS2030
Il salario a partire dal quale vengono prelevati i contributi AVS sarà aumentato a 21'800 franchi (rispetto agli attuali 16'800). La riforma prevede anche l'abolizione dell'età massima nell'AVS (70 anni). Oltre questa età, oggi non è possibile migliorare la propria rendita, anche se il lavoratore continua a pagare i contributi. Anche la riscossione dei contributi deve essere più equa, al fine di evitare lacune e migliorare la protezione sociale degli anziani. Queste misure relative al settore dei contributi dovrebbero generare entrate supplementari per l'AVS pari a circa 700 milioni di franchi entro il 2040, viene precisato.
Il nodo sul finanziamento della 13esima AVS
Il fabbisogno di finanziamento dell'AVS per il periodo 2030-2040 dipenderà dal finanziamento della 13esima rendita di vecchiaia. Se il Parlamento opterà per un finanziamento duraturo, non saranno necessarie misure supplementari per AVS2030. Dal canto suo, se il finanziamento verrà limitato, il Consiglio federale propone un aumento dell'IVA di 0,7 punti percentuali. Sulla base di queste linee guida, il Dipartimento federale dell'interno (DFI) dovrà presentare un progetto preliminare entro la primavera del 2026, si legge ancora nella nota.
