Svizzera
Rendere più difficile l'accesso al servizio civile, "se necessario pronti al referendum"
© CdT/Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
un anno fa
Secondo Fabien Fivaz, co-presidente della Federazione svizzera del servizio civile, indebolire questo servizio renderebbe impossibile, in alcuni casi, prestazioni importanti come gli impieghi durante la pandemia di coronavirus o l'assistenza ai rifugiati ucraini.

La Federazione svizzera del servizio civile (Civiva) intende combattere, "qualora fosse necessario", con un referendum la proposta del Consiglio federale di rendere più difficile l'ammissione al servizio civile. A suo avviso, le misure annunciate oggi lo metterebbero "fondamentalmente" a rischio. Il servizio civile è una prestazione alla società e a beneficiarne non sono solo i suoi giovani membri, ma tutti, indica Civiva in una nota, precisando che l'esercito deve risolvere gli attuali "problemi di attrattiva" al suo interno e non a spese del servizio civile.

Gli argomenti

Civiva sostiene che gli effettivi dell'esercito superano già "illegalmente" il limite di legge di 140'000 unità (attualmente 147'000). "È inaccettabile che questo argomento venga usato come giustificazione per indebolire il servizio civile (6'635 nuove ammissioni nel 2022)", afferma Priska Seiler Graf, co-presidente di Civiva e consigliera nazionale (PS/ZH), citata nel comunicato stampa. Indebolire il servizio civile renderebbe impossibile, in alcuni casi, prestazioni importanti come gli impieghi durante la pandemia di coronavirus o l'assistenza ai rifugiati ucraini. E questa sarebbe una grave perdita per la Svizzera, precisa dal canto suo l'altro co-presidente dei Civiva, Fabien Fivaz (Verdi/NE).

Le reazioni della politica

Inoltre, molte delle misure proposte presentano problemi fondamentali e relativi ai diritti umani. Ad esempio, la richiesta di un numero minimo di 150 giorni di servizio civile contraddice il principio di proporzionalità e di parità di trattamento tra servizio militare e civile. Porterebbe "un enorme svantaggio" per tutti quei soldati che hanno già svolto la scuola reclute, visto che dovranno prestare comunque 150 giorni di servizio civile. L'abolizione degli impieghi che richiedono una laurea in medicina umana, odontoiatria o veterinaria violerebbe inoltre il principio di uguaglianza giuridica. Secondo Civiva, la discriminazione di una specifica professione è arbitraria. Anche le reazioni politiche non si sono fatte attendere. "Il lavoro dei civilisti negli ospedali, nelle scuole e nell'agricoltura è indispensabile", sostiene il Partito socialista in un messaggio pubblicato sul social network X. Per il consigliere nazionale Pierre-Alain Fridez (PS/JU), "il servizio civile è un'enorme conquista per una Svizzera solidale".

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