Turismo
Record di pernottamenti nella stagione invernale, sono stati oltre 17 milioni
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
10 mesi fa
Tra novembre e aprile l'Ufficio federale di statistica ha registrato una progressione del 18,0% su base annua. In controtendenza Grigioni e Ticino. Il nostro Cantone ha segnato un -2.4%.

Numeri record per il turismo svizzero nella stagione invernale 2022/2023, cioè il semestre che va da inizio novembre a fine aprile: sono stati registrati 17,4 milioni di pernottamenti, il livello più alto mai osservato. Stando ai dati diffusi stamani dall'Ufficio federale di statistica (UST) si registra una progressione del 18,0% su base annua, trainata dal ritorno in forze di ospiti stranieri (+42,6% a 8,1 milioni). La domanda indigena è cresciuta meno (+2,5%), ma con 9,3 milioni ha comunque superato il primato che era stato stabilito del 2021/2022.

Ticino e Grigioni in controtendenza

Solo due regioni elvetiche segnano un arretramento, i Grigioni (-2,7% a 2,9 milioni di notti) e il Ticino (-2,4% a 0,7 milioni), entrambe realtà che avevano però fortemente approfittato del boom delle vacanze in patria durante la pandemia. La ripresa del turismo internazionale ha invece messo le ali a Zurigo (+51,6%) e Ginevra (+42,9%). Il Vallese segna +5,8%.

Da dove arrivano i turisti stranieri

Tornando alla componente straniera, va rilevato che i pernottamenti sono ancora del 7,3% inferiori al 2018/2019, ultima stagione invernale pre-Covid. Per quanto riguarda i paesi di provenienza, nel 2022/2023 la classifica è dominata dalla Germania (1,6 milioni di notti, +17,6%); seguono Stati Uniti (+88,0% a 0,9 milioni), Regno Unito (+40,0% a 0,8 milioni), Francia (+13,5% a 0,6 milioni) e Italia (27,9% 0,4 milioni). Fra le progressioni maggiori va segnalata quella della Cina (+222%), con numeri però ancora ampiamente inferiori a quelli pre-coronavirus.

I dati di aprile

L'UST ha pubblicato anche i dati dei pernottamenti per il solo mese di aprile, che segna +12,3% a 2,8 milioni. La crescita è dovuta agli ospiti proveniente da oltre frontiera (+38,3%), mentre gli svizzeri mettono a referto -5,3%.