
“Siccome l'evento si stava svolgendo in modo pacifico e non era giunta alcuna richiesta di assistenza amministrativa da parte del comune, per la Polizia cantonale non vi era motivo di intervenire ulteriormente. Inoltre, la popolazione non aveva nemmeno segnalato dei disturbi”. È quanto scrive il Consiglio di Stato Grigionese nella sua risposta all’interpellanza inoltrata dalla deputata centrista Eleonora Righetti, la quale chiedeva lumi in merito alle misure del Governo per tutelare la salute pubblica dei giovani che partecipano a eventi non autorizzati. L’atto parlamentare era stato presentato dopo il rave party svoltosi a fine novembre nei pressi della diga della Roggiasca in Mesolcina, a seguito del quale una 19enne ticinese presente all'evento aveva perso la vita all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona.
Il ruolo della Polizia
Se un evento viene svolto senza autorizzazione, ossia in modo illegale, e la Polizia cantonale ne viene a conoscenza, essa lo sorveglia conformemente al suo mansionario e informa il comune interessato. Un intervento ulteriore, viene spiegato, avviene “solo su richiesta del comune o in caso di episodi penali, oppure in presenza di una situazione di pericolo”. Un principio costituzionale impone inoltre che l'attività dello Stato deve essere proporzionata allo scopo. Nel caso in questione l'evento non autorizzato “è stato sorvegliato ripetutamente dalla Polizia cantonale e sono stati eseguiti diversi controlli della circolazione”. In questo contesto “sono stati constatati e puniti dei reati contro la legislazione sulla circolazione stradale”. Dopo la ricezione della notifica dell'ospedale di Bellinzona relativa al ricovero di una giovane donna priva di sensi, la Polizia cantonale “ha immediatamente preso tutte le misure di ricerca e investigative necessarie. Sulla loro base ora viene svolto il procedimento penale”.
Le competenze comunali
La garanzia dell'ordine e della sicurezza pubblici è, in linea di principio, un compito in condivisione tra Cantone e comuni. Questi ultimi svolgono i compiti loro delegati e si occupano di tutte le questioni locali non disciplinate dal diritto cantonale. Un articolo stabilisce inoltre che i comuni sul proprio territorio adempiono a quei compiti di polizia per i quali la competenza non spetta al Cantone, in particolare il mantenimento della quiete, dell'ordine e della sicurezza. Sono anche competenti per l'autorizzazione all'utilizzo del suolo pubblico. Se ci si deve attendere un intervento degli agenti, i comuni “sono tenuti a conferire con la Polizia cantonale prima di rilasciare un'autorizzazione”. In linea di principio, per eventi per i quali viene richiesta un'autorizzazione all'utilizzo del suolo pubblico, “occorre accertarsi che l'organizzatore e la persona di riferimento siano noti e tenere conto del fatto che a seconda dell'entità dell'evento deve essere inoltrato un piano di sicurezza e sanitario e/o un piano del traffico”. Inoltre, a seconda del luogo in cui si svolge l'evento, “occorre rispettare eventuali restrizioni previste da altre leggi. Deve anche essere presente un'assicurazione responsabilità civile per l'evento”.
Interruzione di eventi non autorizzati
Infine, spetta ai comuni provvedere affinché in occasione di manifestazioni venga allestito e attuato un adeguato piano per il servizio, poiché essi “sono competenti per la tutela della salute della popolazione, per quanto questo compito non sia attribuito al Cantone”. Le basi giuridiche attuali “permettono di prendere i provvedimenti necessari in caso di eventi non autorizzati”. Le infrazioni vengono perseguite penalmente, come accade in questo caso. "È anche più efficace che il comune interessato ordini l'interruzione di eventi non autorizzati con coerenza dopo averli identificati, eventualmente coinvolgendo la Polizia cantonale, se esso ritiene proporzionata questa misura".