
Solo una divieto totale della pubblicità del tabacco - fattore chiave che spinge i giovani a iniziare a fumare - può essere efficace contro un’abitudine che causa costi miliardari ed è la ragione del decesso di migliaia di persone. Per questo, il 13 febbraio va sostenuta l’iniziativa popolare, stando a un comitato interpartitico, secondo cui il controprogetto governativo non va abbastanza lontano.
Una pubblicità rivolta “esplicitamente” ai giovani
Un “sì” all’iniziativa si giustifica anche da un punto di vista economico, sostiene il comitato che raggruppa esponenti del Ps, dei Verdi e Verdi liberali, le donne del Centro, gli Evangelici e molte associazioni attive nell’ambito della salute e della protezione dei giovani e dell’infanzia. “Non c’è dubbio che la pubblicità del tabacco sia efficace, altrimenti perché vi si investirebbe tanto denaro?” ha affermato davanti ai media il medico Jean-Daniel Schumacher (Plr), secondo cui, se si analizza da vicino la réclame per questi prodotti, si nota che essa si rivolge esplicitamente ai giovani. L’affermazione secondo cui la pubblicità non serve a procacciarsi nuovi clienti ma solo quote di mercato, “è semplicemente disonesta e contraddice tutte le ricerche”, ha aggiunto.
Danni alla salute e costi per il sistema sanitario
Il consumo di tabacco causa ogni anno in media 9’500 decessi evitabili ed è il principale fattore di rischio per un gran numero di malattie croniche, ha rincarato il consigliere nazionale Sidney Kamerzin (Centro/VS), con costi a carico del sistema sanitario pari a 3 miliardi di franchi all’anno. “Per una famiglia di quattro persone, ciò significa che quasi 1’500 franchi all’anno devono essere pagati per le conseguenze del fumo sulla salute”. Una regolamentazione sistematica della pubblicità del tabacco ha dimostrato che comporterebbe un risparmio di 400-600 milioni fino al 2060. L’80% dei prodotti di tabacco fabbricati in Svizzera sono destinati all’esportazione: una restrizione della pubblicità a livello nazionale avrebbe quindi conseguenze minime, ha spiegato dal canto suo il consigliere nazionale Michel Matter (Verdi liberali/GE).
“La réclame si è spostata su internet”
La legge sui prodotti del tabacco, che entrerà in vigore indipendentemente dall’esito del voto, riguarderà la pubblicità che raggiunge anche i giovani. Nonostante questo miglioramento, la réclame si è spostata da tempo su Internet, sui social media, i cui massimi fruitori sono i giovani, o nei festival, ambiti non presi in considerazione dal controprogetto, ha sottolineato la consigliera nazionale Léonore Porchet (Verdi/VD). Ecco perché al controprogetto indiretto, votato dal parlamento, va preferita l’iniziativa.
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