
Anche la Commissione federale per l’infanzia e la gioventù (CFIG) è favorevole all’iniziativa popolare, in votazione il prossimo 13 di febbraio, che intende vietare la pubblicità per il tabacco in Svizzera diretta ai giovani. Purtroppo, il controprogetto governativo include scappatoie che consentono ancora la réclame diretta ai giovani.
“Raccomandiamo di accettare l’iniziativa”
La legge sui prodotti del tabacco, approvata dal Parlamento nell’autunno del 2021, autorizza ancora la pubblicità di questi prodotti nei giornali gratuiti e in Internet nonché la sponsorizzazione di festival, indica una nota odierna della CFIG. Poiché la CFIG ha il compito di proteggere i bambini e i giovani, i suoi esperti raccomandano di accettare l’iniziativa lanciata dalle organizzazioni attive nell’ambito della salute, dello sport e della gioventù.
“Prevenire prima il consumo”
Stando alla CFIG, chi non fuma fino all’età di 18 anni molto probabilmente non inizierà mai a farlo. Dal momento che l’industria del tabacco si rivolge specificamente ai bambini e ai giovani, specifica il comunicato, ecco perché le misure efficaci sono quelle che mirano a prevenire il primo consumo. La strategie pubblicitarie adottate dal settore del tabacco possono essere contrastate unicamente con un divieto generale di pubblicità. È provato, infatti, che la réclame per sigarette e affini funziona: in Svizzera, quasi il 24% dei diciassettenni fuma già regolarmente. Un divieto generalizzato permetterebbe, secondo la commissione, di creare le condizioni per proteggere i giovani dalle conseguenze a lungo termine del consumo di tabacco sulla salute e per contenere gli ingenti costi sanitari (9500 decessi circa in media all’anno per un volume di 3 miliardi di franchi).
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