Svizzera
Psicologi ucraini: la burocrazia frena l'assistenza ai rifugiati
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Redazione
8 mesi fa
Ivanna Bardas, psicologa ucraina, esprime delusione per il divieto di lavorare in Svizzera, mentre cresce la domanda di supporto psicologico per i rifugiati. La barriera linguistica e la burocrazia ostacolano l'accesso a cure adeguate.

“Sono delusa”: è ciò che, stando a quanto si legge sul Blick, afferma Ivanna Bardas, psicologa ucraina alla quale in Svizzera non è permesso di lavorare nonostante i cinque anni di studio in un'università ucraina, i numerosi corsi di formazione e i 14 anni di esperienza professionale. “La Svizzera non mi lascia lavorare”, dice l'ucraina.

Il bisogno di aiuto psicologico è grande

Un'indagine dell'Università di Basilea nel 2023 ha rivelato che quasi un ucraino su tre soffre di disturbi da stress post-traumatico, interessando circa 18'000 rifugiati con status S in Svizzera. Sebbene abbiano il diritto di consultare psicologi locali, Ivanna Bardas sostiene che il sistema non offre sufficiente supporto, soprattutto a causa della barriera linguistica. Molti rifugiati non parlano le lingue nazionali né l'inglese, rendendo difficile esprimere esperienze traumatiche, e la necessità di interpreti complica ulteriormente la situazione.

La barriera linguistica

L’uso di terapeuti di lingua russa è un’opzione problematica, poiché può essere ritraumatizzante per molti ucraini. Studi internazionali dimostrano che il trattamento è più efficace quando terapeuta e paziente condividono lingua e cultura. Tuttavia, la Svizzera non riconosce i diplomi di psicologia ucraini a causa di questioni burocratiche, impedendo agli psicologi di esercitare.

Il B2 in francese è davvero necessario?

I Cantoni possono adottare misure speciali, come permettere agli psicologi ucraini di lavorare sotto supervisione, ma il Cantone di Ginevra ha respinto questa proposta. Nadiia Olarean, presidente di Ukraine Reborn, afferma che "dove c'è una volontà, c'è un modo" e critica questa mancanza di iniziativa, sottolineando che attualmente gli psicologi ucraini devono ripetere studi o corsi di aggiornamento per lavorare in Svizzera, richiedendo anche un livello B2 di francese. Ciò “è un lavoro lungo e inutile”, afferma Nadiia Olarean. A suo avviso, gli psicologi ucraini non hanno bisogno di conoscere il francese per poter curare i loro connazionali.

Le divergenze

L'Ufficio federale della sanità pubblica sostiene che una formazione adeguata è essenziale per il benessere dei pazienti. Tuttavia, Olarean avverte che l'offerta psicologica attuale è inadeguata - tant'è che molti ucraini non cercano nemmeno aiuto - e che un programma speciale per gli psicologi ucraini potrebbe migliorare la situazione, data la loro alta qualificazione.