
Vista la situazione sul fronte pandemico, e le recenti decisioni del parlamento sulla Legge Covid-19, il Consiglio federale ha deciso oggi che resterà possibile, per referendum facoltativi e iniziative popolari, depositare liste di firme sprovviste delle attestazioni del diritto di voto. Questa misura limitata nel tempo, specifica una nota governativa odierna, entra in vigore domani, 18 di dicembre.
Le facilitazioni temporanee per le attestazioni del diritto di voto sono ammesse per le domande di referendum contro atti legislativi pubblicati nel Foglio federale fra il 30 marzo 2021 e il 31 marzo 2022 e per le iniziative popolari depositate presso la Cancelleria federale fra il 13 maggio 2021 e il 30 giugno 2022.
Secondo la pertinente ordinanza Covid-19, i comitati che raccolgono le firme possono continuare a inoltrare alla Cancelleria federale le liste di firme anche se prive delle attestazioni del diritto di voto. Le sottoscrizioni devono tuttavia ancora pervenire alla Cancelleria federale entro il termine fissato nella Costituzione federale e, per quanto possibile, essere attestate man mano.
Dalle esperienze acquisite negli scorsi mesi è emerso che molti comitati non hanno avuto la necessità di fare capo a queste agevolazioni per l’attestazione delle firme raccolte. La Cancelleria federale richiederà come finora le attestazioni del diritto di voto alle autorità competenti se le liste di firme depositate prive di attestazioni possono essere determinanti ai fini della riuscita di un referendum o di un’iniziativa popolare.
Tale è il caso se sono state depositate rispettivamente più di 50 mila o di 100 mila firme di cui rispettivamente meno di 50 mila o di 100 mila sono provviste dell’attestazione. La Cancelleria federale è autorizzata a trasmettere ai Comuni soltanto tante liste di firme quante sono necessarie per poter accertare se un referendum o un’iniziativa sono riusciti.
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