
Nel processo in appello sui diritti televisivi della Federazione internazionale di calcio (FIFA), il Tribunale penale federale (TPF) ha condannato l’ex segretario generale dell’organizzazione Jérôme Valcke a undici mesi di carcere sospesi per falsità in documenti e ripetuta corruzione passiva. Nasser Al-Khelaifi, presidente di beIN Media e della squadra di calcio del Paris Saint-Germain, è invece stato assolto. Era incriminato per istigazione all’amministrazione infedele.
Corruzione di privati
Valcke è stato riconosciuto colpevole di corruzione di privati in relazione all’assegnazione di diritti mediatici. La Corte d’appello del Tribunale penale federale gli ha inflitto una pena detentiva di undici mesi e una pena pecuniaria di 100 aliquote giornaliere di 200 franchi, entrambe con la condizionale. Il francese è invece stato assolto dall’accusa di amministrazione infedele aggravata. Nei confronti di Al-Khelaifi il TPF conferma la sentenza emessa dalla Corte penale del TPF alla fine di ottobre 2020.
Un terzo imputato condannato
Il terzo imputato, un uomo d’affari greco, è stato condannato a una pena sospesa di dieci mesi per ripetuta corruzione attiva. È invece assolto dall’istigazione all’amministrazione infedele aggravata. La metà delle spese della procedura d’appello, vale a dire 16’264 franchi senza i costi per l’interprete, sono a carico degli imputati. Valcke dovrà pagare 4066 franchi e gli altri due imputati 2033 ciascuno.
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