Svizzera
Prezzo e ricarica a casa, ecco cosa frena l'elettrico
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 giorni fa
Secondo uno studio di Comparis e della Scuola universitaria professionale Kalaidos, le infrastrutture private restano l’anello debole della transizione elettrica.

La rete di ricarica pubblica per le auto elettriche in Svizzera è in continua espansione. Ma a frenare il passaggio alla mobilità elettrica non sono solo i costi dei veicoli. Secondo un nuovo studio condotto da Comparis.ch e dalla SUP Kalaidos, l’ostacolo principale è la mancanza di stazioni di ricarica private, soprattutto per chi vive in affitto.

Alcuni dati

In Svizzera poco meno del 5% dei veicoli che circolano sono elettrici e attualmente si contano oltre 14’000 punti di ricarica pubblici in 6509 località, quasi il triplo rispetto a novembre 2020. I cantoni di Zurigo (1’958), Berna (1’301) e Vaud (1’218) presentano il maggior numero di colonnine di ricarica accessibili al pubblico

Mancano stazioni di ricarica private

Se la rete di ricarica pubblica è in continua espansione, lo stesso non si può dire della rete privata. Il 58% delle famiglie svizzere vive in affitto e spesso non ha accesso a una ricarica privata, rendendo l’adozione di un’auto elettrica complessa o impraticabile.

Altri fattori che ostacolano la diffusione della mobilità elettrica

Oltre alla carenza di infrastrutture di ricarica private, sono anche altri i fattori che scoraggiano l’acquisto di un’auto elettrica in Svizzera. Il più citato è il costo iniziale: secondo lo studio, il 35% dei proprietari di auto tradizionali ritiene che il prezzo di acquisto sia ancora troppo elevato per considerare il passaggio all’elettrico. Anche se sul lungo periodo i veicoli elettrici risultano più economici in termini di gestione, l’investimento iniziale continua a rappresentare una barriera importante. Seguono, tra gli ostacoli più frequentemente menzionati, l’autonomia limitata delle batterie (15%) e l’impatto della produzione di batterie sull’ambiente(14%).

Incentivi mirati

Lo studio suggerisce che incentivi mirati agli investitori immobiliari – come contributi per dotare i parcheggi condominiali di colonnine – e una legge federale sul “diritto alla ricarica” per gli inquilini potrebbero avere un impatto significativo. Attualmente, la mancanza di un programma di sostegno uniforme a livello nazionale crea una situazione frammentata e disomogenea tra i cantoni. Secondo gli esperti, la diffusione delle auto elettriche dipenderà proprio dalla capacità di superare questi ostacoli burocratici e strutturali.

Metodologia

Lo studio è stato realizzato nell’ambito di una tesi di Master presso la Scuola universitaria professionale Kalaidos, con il supporto di Comparis. L’indagine ha combinato un sondaggio rappresentativo – condotto su un campione di 1’011 persone in tutte le regioni della Svizzera – con una serie di interviste qualitative a esperti del settore. Tra gli intervistati figurano Katja Christ, consigliera nazionale del Partito Verde Liberale; Thomas Steiner, direttore del settore elettricità e mobilità elettrica di Helion Energy AG; e Marco Wyss, responsabile di progetto presso l’associazione Swiss eMobility.