
Le ong della Ginevra internazionale devono poter beneficiare di fondi sufficienti. Lo pensa il Consiglio degli Stati che, nell'ambito dell'esame delle divergenze sul preventivo 2026 della Confederazione, ha rifiutato oggi il drastico taglio dei finanziamenti deciso dal Nazionale lunedì.
La proposta dell'ultimo minuto
La Camera del popolo aveva optato per decurtare di 28,2 milioni i contributi alle organizzazioni internazionali, nel quadro di una diminuzione ancora più cospicua dei fondi da destinare in generale alla cooperazione internazionale. Secondo questa versione, il budget per l'anno prossimo per le ong passerebbe da 305,6 a 277,4 milioni di franchi. I "senatori" hanno però scelto di seguire, per 24 a voti a 20, una proposta dell'ultimo minuto di Pascal Broulis (PLR/VD), secondo cui il tesoretto messo a disposizione dovrebbe essere sì inferiore a quello previsto dal Governo, ma di poco (300 milioni). "Ne va della credibilità della Svizzera", ha detto il vodese, facendo notare come il taglio del 10% suggerito dal Nazionale porterebbe a delle ristrutturazioni.
Ha vinto il compromesso
Fra le organizzazioni interessate vi sono il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), il Programma alimentare mondiale e l'Unicef. Un'altra minoranza voleva mantenere l'importo stabilito dal Consiglio federale, ma il plenum ha preferito il compromesso confezionato da Broulis.
