
Applicare - almeno per un determinato numero di anni - ai cittadini stranieri premi di cassa malati più elevati, limitandone contemporaneamente l’accesso ai sussidi RIPAM di riduzione del premio, in modo da ottenere uno sgravio anche a questa voce. Una richiesta, quella del consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega), inoltrata tramite mozione direttamente al Consiglio federale, ora incaricato di sottoporre al Parlamento questa proposta di modifica legislativa. Secondo Quadri, "i cittadini stranieri che si trasferiscono in Svizzera ottengono da subito l’accesso illimitato alle prestazioni del nostro sistema sanitario, malgrado non abbiano contribuito a finanziarlo". Di conseguenza, prosegue il testo, la spesa coperta dagli assicuratori malattia aumenta a causa dell’immigrazione e, con essa, i premi.
Le motivazioni
"Anche ammettendo che l’età media degli immigrati sia di 30 anni, un cittadino svizzero che ha sempre vissuto nel nostro Paese ha mediamente pagato, in quel lasso di tempo, circa 70'000 franchi di premi". Lo scorso anno, sottolinea il consigliere nazionale, il saldo migratorio in Svizzera è stato di circa 84'000 persone. "Di conseguenza, secondo il calcolo approssimativo sopra indicato, al sistema sanitario elvetico mancano quasi 6 miliardi di franchi". Motivo per cui Quadri ritiene che il tema acquista importanza in un contesto di crescente pressione migratoria. "Qualora il nuovo accordo con l’UE venisse sottoscritto, si prevede una significativa crescita dell’immigrazione dall’Unione europea, che – tra le varie conseguenze negative – andrebbe ad aggravare ulteriormente i costi a carico del sistema sanitario svizzero".
Chiesta una base legale
Affinché questo "aggravio" non pesi interamente sui residenti, il consigliere nazionale ritiene "necessario creare la base legale che consenta, almeno per un determinato periodo di tempo, di applicare ai cittadini stranieri da poco arrivati in Svizzera premi di cassa malati più elevati, limitando contestualmente anche il loro accesso ai sussidi RIPAM. Ciò con l’obiettivo non solo di evitare un travaso di costi, ma anche di alleggerire l’onere che i Cantoni devono fronteggiare a causa di tali sussidi".
