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PostFinance licenzia 141 dipendenti: la dura critica dei sindacati
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Redazione
2 giorni fa
Dopo l’annuncio di 141 licenziamenti da parte di PostFinance, i sindacati transfair e syndicom reagiscono con dure critiche: parlano di visione miope, spreco di competenze e clima d’insicurezza. Chiedono alternative concrete, una vera consultazione e interventi politici per evitare ulteriori tagli.

I sindacati transfair e syndicom reagiscono con forte preoccupazione all’annuncio da parte di PostFinance di una ristrutturazione che comporterà la soppressione di 141 posti di lavoro. Entrambe le organizzazioni ritengono inaccettabile il taglio, soprattutto in un contesto in cui si registra una carenza di manodopera qualificata nel settore finanziario. Mentre transfair parla di “uno spreco di competenze”, syndicom denuncia una “contraddizione strategica” da parte della direzione e sollecita un intervento politico per modificare il quadro normativo in cui opera l’istituto.

transfair: “Tagli a breve termine, conseguenze durature”

Secondo transfair, PostFinance sta agendo con una visione strategica miope, sacrificando personale esperto e competente in nome di un’efficienza immediata, che però rischia di compromettere la tenuta e lo sviluppo a lungo termine dell’azienda. “Chi oggi licenzia del personale, domani la pagherà cara”, avverte il sindacato, sottolineando che i dipendenti qualificati, una volta allontanati, saranno difficili da sostituire. Greta Gysin, presidente di transfair e consigliera nazionale, definisce la misura un “puro spreco” di risorse umane, sottolineando che questi tagli si inseriscono in un contesto più ampio di riduzioni sistematiche nell’ambito della strategia “La Posta di domani”. A suo avviso, l’intero Gruppo Posta starebbe seguendo un modello uniforme di riduzione del personale, senza una visione coerente con gli interessi a lungo termine dell’azienda.

“Serve una vera consultazione e alternative concrete”

Il sindacato contesta anche il modo in cui è stata gestita la comunicazione interna. Secondo Marco Kaderli, responsabile del partenariato sociale di PostFinance presso transfair, i dipendenti interessati stanno scoprendo solo ora chi è effettivamente coinvolto nei licenziamenti, alimentando incertezza e sfiducia. Per Kaderli, la perdita riguarda non solo competenze tecniche, ma anche anni di esperienza e fedeltà aziendale che vengono liquidati senza un vero riconoscimento. transfair chiede quindi che la procedura di consultazione prevista per legge sia affrontata con serietà, esaminando alternative concrete come la riqualificazione professionale e il ricollocamento all’interno del Gruppo Posta. “Il licenziamento collettivo non dovrebbe essere la prima opzione”, sottolinea il sindacato, annunciando che seguirà il processo con attenzione critica.

syndicom: “Licenziamenti inaccettabili, va rivista la legge”

Anche syndicom prende posizione netta contro la riduzione del personale. “Sono licenziamenti inaccettabili”, dichiara il segretario centrale Dominik Dietrich, che contesta apertamente la coerenza della strategia di PostFinance. Il sindacato sottolinea come la stessa direzione avesse ribadito più volte che le collaboratrici e i collaboratori sono la chiave del successo aziendale e che i tagli al personale sarebbero stati evitati. A distanza di poche settimane, però, quelle parole appaiono come “vuote promesse”. Secondo syndicom, la ristrutturazione – che colpisce oltre 5% del personale e riguarda principalmente le funzioni amministrative a Berna – arriva in un momento già delicato per il gruppo, la cui direzione è attualmente ad interim. Il sindacato esprime inoltre solidarietà alle persone colpite, promettendo supporto durante tutto il processo di consultazione e oltre, attraverso consulenze, informazione sui diritti e accompagnamento individuale.

“Consultazione troppo breve e quadro normativo da cambiare”

Un altro punto critico sollevato da syndicom riguarda la durata della consultazione, prevista in sole due settimane. “Del tutto insufficiente per affrontare licenziamenti di questa portata”, denuncia il sindacato, che chiede un prolungamento immediato dei tempi per permettere una reale analisi delle alternative. Infine, syndicom rivolge un appello alla politica: occorre revocare il divieto legale che impedisce a PostFinance di erogare crediti. Secondo il sindacato, tale limite ostacola la piena operatività dell’istituto, costringendolo a riorganizzazioni e tagli. “La Banca della Posta contribuisce da anni, con i suoi profitti, alla sostenibilità del servizio pubblico. Per garantirne il futuro serve liberarla dai vincoli normativi”, conclude la nota.