
“Solo le persone residenti in Svizzera sono autorizzate a entrare sul sedime della piscina municipale, dovranno presentare un documento di identità al servizio di sicurezza all’entrata principale”. È questa una delle nuove regole decise oggi dal Municipio di Porrentruy per garantire la sicurezza nell’impianto sportivo del comune.
“Sicurezza prioritaria”
“Le autorità municipali considerano prioritaria la sicurezza”, si legge nella nota pubblicata sul sito del comune che motiva la decisione, “è in questo spirito che oggi è stato adottato questo dispositivo”. Agli stranieri non saranno, evidentemente, più venduti abbonamenti.
“Il virus si ferma alla frontiera”
Subito sulla pagina Facebook del comune si sono scatenati gli utenti, chi pro e chi contro la nuova misura. “Ah sì, il virus si ferma alla frontiera”, ha detto qualcuno. “È una misura con preferenza nazionale, non c’è niente di razzista. Calmatevi”, risponde un altro. E, per capire che anche in altri angoli della Svizzera le discussioni non sono diverse da quelle ticinesi, un cittadino francese interviene: “Quando vieteranno ai residenti in Svizzera di venire a fare la spesa in Francia?”.
Chi non rispetta le regole esce
La misura entrerà in vigore domani e non è l’unica. I bagnini sono responsabili del rispetto delle regole di distanziamento sociale e di comportamento all’interno della struttura. Ma chi non dovesse rispettarle sarà segnalato al servizio di sicurezza e accompagnato fuori. Agenti di sicurezza privata, o della polizia municipale, inoltre, potranno andare a rinforzare il servizio d’ordine della piscina, soprattutto in caso di giornate di gran caldo e/o particolare affluenza.
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