Svizzera
Poliziotto condannato per molestie
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
2 anni fa
La vittima, una collega di lavoro, aveva sporto denuncia l’anno scorso dopo che l’uomo l’aveva molestata a più riprese mentre lavoravano insieme in una stazione dell’Alto Vallese

Un poliziotto vallesano è stato condannato dal ministero pubblico cantonale tramite decreto d’accusa per molestie sessuali ripetute. La vittima, una collega di lavoro, aveva sporto denuncia l’anno scorso. Il caso è stato rivelato oggi dalla Walliser Bote. Il decreto d’accusa, che Keystone-ATS ha potuto visionare, indica che al momento dei fatti i due poliziotti lavoravano in una stazione dell’Alto Vallese.

Si è masturbato davanti a lei
L’uomo ha molestato a più riprese la donna, in particolare in occasione di turni di guardia in comune. Si è masturbato davanti a lei, chiedendole di partecipare, cosa che la donna ha sempre rifiutato di fare. A più riprese si è spogliato davanti a lei nel posto di polizia, chiedendo di avere rapporti sessuali. Le ha inoltre inviato foto del suo pene in erezione attraverso un social network.

La condanna
La poliziotta ha sporto denuncia dopo che il collega ha lasciato il posto nel giugno 2021 per spostarsi in un alto comune. Il ministero pubblico lo ha condannato a una multa di 1000 franchi. L’imputato dovrà anche versare 1200 franchi alla vittima per le spese sostenute per un avvocato, oltre a 750 di spese giudiziarie. Siccome il termine per sporgere una denuncia per molestie all’interno della polizia è di tre mesi, secondo la Walliser Bote l’uomo non è stato perseguito per la totalità dei fatti.

Poliziotto sospeso
Il comune che impiega attualmente il poliziotto non era al corrente del procedimento nei confronti del proprio collaboratore: “Siamo stati informati ieri mattina da quest’ultimo della condanna recentemente entrata in vigore”, viene reso noto in un comunicato. Il poliziotto “è stato sospeso dalle sue funzioni con effetto immediato e fino a nuovo avviso”. Il comune esaminerà “i fatti e le ragioni che hanno portato alla condanna”, poi si deciderà come proseguire.

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