Svizzera
Più ore di lavoro e più lavoratori
Immagine CdT/Chiara Zocchetti
Immagine CdT/Chiara Zocchetti
Andrea Scolari
3 anni fa
Nel primo trimestre di quest’anno è aumentato del 2.8% il tempo di lavoro settimanale rispetto allo stesso periodo del 2021. Cresce anche il numero di lavoratori, soprattutto stranieri. A dirlo l’Ufficio federale di statistica

In Svizzera si lavora più ore, ci sono più occupati -soprattutto stranieri - e si è registrata una diminuzione dei disoccupati. È questa la fotografia scattata dai dati RIFOS, la rilevazione sulle forze di lavoro che viene curata dall'Ufficio federale di statistica (UST), per il primo trimestre 2022. Durante i primi tre mesi di quest’anno, mostrano i dati, si contavano 5.1 milioni di occupati, l’1.7% in più dello stesso periodo del 2021. Cifre che mostrano una contrazione dell’1.5% nel confronto con il periodo ottobre-dicembre dello scorso anno: al netto degli effetti stagionali si assiste a una perfetta stabilità (0,0%), stando agli esperti dell'UST.

Più lavoratori stranieri
Più che gli svizzeri la crescita annua ha interessato i lavoratori stranieri, cresciuti del 4.1%, con punte del +7% per i dimoranti e del +5.6% per i frontalieri che a livello svizzero sono ormai 362 mila, 74'775 in Ticino.

Quella dei frontalieri è anche l’unica categoria aumentata rispetto all’ultimo trimestre del 2021, con un + 1.5%.

In aumento le ore di lavoro settimanali
Tra il primo trimestre del 2021 e quello del 2022 il tempo di lavoro settimanale effettivo per persona occupata è aumentato del 2,8%, superando anche il livello precedente alla pandemia di Covid-19 (+1,5% sugli analoghi tre mesi del 2019). Nel periodo in rassegna il 40,9% delle persone salariate ha lavorato almeno occasionalmente a casa.

Disoccupati in calo
Stando ai dati dell’Organizzazione internazionale del lavoro i disoccupati erano 228'000, con una quota (rispetto alla popolazione attiva) del 4,6%, in progressione di 0,2 punti nel confronto con ottobre-dicembre e in flessione di 1,2 punti su base annua.

A titolo di confronto, la disoccupazione calcolata mensilmente dalla Segreteria di Stato dell'economia (che si basa sugli iscritti agli uffici regionali di collocamento) si è attestata al 2,6% in gennaio, al 2,5% in febbraio e al 2,4% in marzo. Il tasso elvetico, a titolo di paragone, risulta così più basso di quello di Eurozona (7,1%), Francia (7,7%) o Italia (8,6%), ma superiore a quello di diversi paesi, fra i quali Germania (3,1%), Polonia (+3,4%) o Cechia (2,5%).

Identikit dei senza lavoro
I disoccupati in Svizzera, sulla base dei dati ILO, sono di più fra gli stranieri (7,9%, con una punta dell'11,3% per gli stati extra Ue e Aels) che fra gli svizzeri (3,4%). Parlando di fasce di età, il tasso di disoccupazione fra i giovani si è attestato al 7,2% (-0,5 punti nel confronto con il trimestre precedente, -1,6 punti su base annua). Un dato che, anche in questo caso, risulta sensibilmente più elevato rispetto a paesi confrontabili come la Germania (+4,9%). I disoccupati di lunga durata, nel primo trimestre di quest’anno, erano 95'000, otto mila in meno di un anno prima. La durata mediana della disoccupazione è rimasta stabile a 228 giorni.

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