Giura
Piscina chiusa agli stranieri, il sindaco di Porrentruy non si aspettava una tale polemica
© Comune di Porrentruy
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Keystone-ats
17 ore fa
Philippe Eggertswyler difende la scelta di limitare l'accesso alla piscina a chi vive o lavora in Svizzera: "Ho ricevuto anche molti messaggi di sostegno".

Il sindaco di Porrentruy, Philippe Eggertswyler, non si aspettava di suscitare una tale polemica decidendo di limitare l'accesso alla piscina a chi vive o lavora in Svizzera. Lo ha detto a Keystone-ATS, aggiungendo di aver ricevuto anche sostegno da molte parti negli ultimi giorni.

La decisione

A metà della scorsa settimana, le autorità hanno deciso di vietare l'accesso alla piscina a chi non abita o lavora in Svizzera. Il provvedimento riguarda soprattutto i residenti francesi, dato che il confine è a soli dieci chilometri. Dall'inizio della stagione più di venti persone hanno dovuto essere escluse e bandite dalla piscina comunale a causa di comportamenti inappropriati, inciviltà e mancato rispetto delle regole. Fino al 31 agosto l'accesso alla piscina sarà riservato ai cittadini svizzeri, ai titolari di un permesso di domicilio e ai titolari di un permesso di lavoro svizzero valido. Le autorità respingono qualsiasi volontà di discriminazione: hanno chiesto "la comprensione della popolazione e sottolineano la volontà di rendere la piscina all'aperto un luogo di relax, ma rispettoso delle regole della vita comunitaria".

Restrizioni già nel 2020

Restrizioni simili erano state introdotte dalle autorità nel 2020, durante la pandemia di Covid-19, ed erano già state criticate. Quest'anno però le polemiche hanno assunto una dimensione molto più ampia e diversi media francesi si sono occupati della questione. "Non è mai facile prendere una decisione del genere", spiega il sindaco, contattato da Keystone-ATS. Philippe Eggertswyler comunque non si pente, anche perché in precedenza erano state adottate misure puntuali. "Mette in evidenza un problema sociale. Forse è per questo che la misura ha suscitato una tale reazione".

Il tema infiamma anche i social

Il tema è finito anche sulle reti sociali. "Nel complesso, il 95% delle persone che si sono espresse lo ha fatto in modo democratico e intelligente", sottolinea. "E c'è stato circa un 5% - è una stima - di appropriazione politica del tema o attacchi personali". Il sindaco ha assicurato di non aver subito minacce, "per contro, ho ricevuto molti messaggi di sostegno", ha aggiunto.