Sanità
Pioggia di reazioni dopo l'annuncio dei premi cassa malati 2025
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
L'aumento dei premi di cassa malati per il 2025 ha generato preoccupazioni e reazioni da parte di diverse associazioni sanitarie e partiti politici. Santésuisse attribuisce l'aumento dei costi sanitari come causa principale dell'incremento dei premi, mentre il PLR e il Partito Comunista propongono soluzioni diverse per affrontare la situazione. Il PS critica il programma di austerità del Consiglio federale e propone misure per limitare l'aumento dei premi.

L'annuncio di poco fa relativo all'aumento dei premi cassa malati per il 2025 (+6% a livello nazionale e +10,5% a livello ticinese) hanno inevitabilmente scatenato le prime reazioni da parte della politica e da diverse associazioni sanitarie.

H+: "Gli aumenti dei premi evidenziano: ora servono delle riforme!"

L'organizzazione che riunisce gli ospedali svizzeri H+ dichiara di prendere atto "con grande preoccupazione" dell'aumento dei premi delle casse malattia annunciato oggi per il 2025. Allo stesso tempo, la situazione finanziaria di ospedali e cliniche continua a peggiorare. Il sistema deve essere assolutamente ripensato e sono indispensabili riforme efficaci, sottolinea. Il trasferimento al settore ambulatoriale è un fattore importante per il contenimento dei costi. Tuttavia, a causa di incentivi indesiderati, il numero di interventi ambulatoriali in Svizzera è ancora troppo basso. Il potenziale di risparmio non è sfruttato, ritiene H+ in una presa di posizione odierna. Per porvi rimedio e contribuire alla sostenibilità del settore sanitario, sono pronte due misure utili e praticabili: i forfait per le cure ambulatoriali combinati con la tariffa TARDOC e il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie. Il nuovo sistema tariffario potrà entrare in vigore nel 2026. H+ invita i partner e i politici "a non tergiversare ulteriormente" e chiede loro di sostenere il compromesso elaborato. "Per quanto riguarda il finanziamento uniforme, è fondamentale che l'elettorato accetti questo progetto il 24 novembre", sottolinea l'associazione.

Santésuisse: "Un aumento dovuto alla crescita dei costi"

La nuova stangata dei premi di cassa malattia è dovuta a un aumento dei costi sanitari superiore alla media anche quest'anno, secondo l'associazione di casse malattia Santésuisse. E nemmeno per l'anno prossimo si prevede un'attenuazione. Nel 2023, i costi sono aumentati di un insolito 6%. Si prevedeva quindi un aumento dei costi moderato nell'anno in corso , ma purtroppo non è così: nei primi sette mesi del 2024 i costi sono aumentati di un ulteriore 5,8%, scrive Santésuisse in un comunicato. Per contenere i costi l'associazione degli assicuratori malattia propone alcune misure come la riduzione dei prezzi dei farmaci e dei laboratori, una pianificazione ospedaliera sovraregionale, riduzione della burocrazia e blocco dell'ampliamento del catalogo delle prestazioni dell'assicurazione di base.

La FMH "deplora l'aumento dei premi"

La Federazione dei medici svizzeri (FMH) deplora l'aumento dei premi delle assicurazioni malattia annunciato quest'oggi, dichiarandolo "non necessario". E aggiunge: "Sono disponibili riforme che potrebbero porre fine a questa costante crescita". Un finanziamento uniforme delle prestazioni, ovvero la modifica della legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal) in votazione il prossimo 24 novembre, potrebbe rafforzare sia le cure ambulatoriali che quelle stazionarie, afferma la FMH. Inoltre garantirebbe un miglior coordinamento del sistema sanitario, riducendo al contempo l'onere degli assicurati, aggiunge. La FMH ritiene inoltre che la revisione delle tariffe ambulatoriali "permetterebbe finalmente una fatturazione adeguata e aggiornata". Questo richiede la rapida introduzione del nuovo sistema TARDOC e delle tariffe forfettarie ambulatoriali adeguate.

Curafutura: "Un finanziamento uniforme per ridurre i costi"

Occorre intervenire urgentemente per alleggerire l'onere finanziario a carico degli assicurati: lo sostiene l'associazione degli assicuratori malattia Curafutura, secondo cui la riforma del finanziamento uniforme delle prestazioni, sulla quale il popolo dovrà esprimersi il 24 novembre, permetterà di ridurre i costi e realizzare risparmi da 1 a 3 miliardi di franchi. In un comunicato pubblicato oggi, in seguito all'annuncio sul nuovo aumento, l'anno prossimo, dei premi di cassa malattia, Curafutura chiede anche un miglioramento della pianificazione ospedaliera a livello sovraregionale. La Svizzera conta 278 ospedali. Troppi, sottolinea Curafutura. Gli assicurati pagano ogni anno un prezzo elevato per questa offerta eccessiva. La sovraccapacità degli ospedali viene infatti finanziata con trattamenti superflui, ossia trattamenti che vanno ben oltre quanto necessario dal punto di vista medico, puntualizza. Risparmi significativi sono possibili anche nel settore dei farmaci visto che incide per quasi un quarto sui costi totali dell'assicurazione di base. Curafutura chiede una riduzione automatica dei prezzi dei farmaci che generano un giro di affari elevato (più di 20 milioni di franchi all'anno). Questa misura permetterebbe risparmi di 400 milioni di franchi all'anno. È inclusa nel secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi in mano al Parlamento.

CLASS: "Il sistema di concorrenza non funziona più"

Il netto aumento dei premi annunciato oggi, che ha un forte impatto sui sussidi, graverà enormemente sui bilanci cantonali, secondo la Conferenza latina degli affari sociali e della della sanità (CLASS). A suo avviso il sistema di concorrenza previsto dalla LAMal non funziona più. Quando un gran numero di assicurati, nel tentativo di limitare le proprie uscite, opta per casse che offrono premi più bassi, queste ultime a loro volta dovranno aumentare i premi l'anno successivo, in particolare per ricostituire le proprie riserve, con il rischio di provocare un ulteriore esodo di assicurati, sottolineano i ministri della Sanità e degli Affari sociali dei cantoni di Berna, Friburgo, Ginevra, Giura, Neuchâtel, Ticino, Vallese e Vaud. A loro avviso è urgente una riforma profonda del sistema sanitario, soprattutto in vista dell'invecchiamento della popolazione. "L'attuale visione ospedalocentrica deve essere rapidamente ripensata a favore di una visione più ampia, che dia un posto importante alla promozione della salute e alla prevenzione, alla medicina di base e alle cure croniche e a lungo termine, promuovendo un percorso di cura integrato per i pazienti". I ministri latini chiedono alla Confederazione di agire rapidamente nelle sue aree di responsabilità per ridurre i costi della sanità. Tra queste, la riduzione del prezzo dei farmaci, la lotta al consumo eccessivo di prestazioni mediche specialistiche e gli investimenti nella promozione della salute e nella prevenzione. CLASS auspica inoltre la ridistribuzione della formazione a favore delle cure primarie, l'accelerazione dell'implementazione della cartella elettronica del paziente e l'ampliamento delle competenze delle professioni paramediche, che consentirebbero di risparmiare sulle consultazioni mediche. Dovrebbe essere studiata anche l'opportunità di introdurre un finanziamento per i servizi della "quarta età".

OPS: "Tutti gli attori devono essere responsabilizzati"

Per l'Organizzazione svizzera dei pazienti (OSP), l'aumento dei premi rappresenta soprattutto un grosso onere per le famiglie. A suo avviso, tutti i soggetti coinvolti dovrebbero essere responsabilizzati. Gli approfittatori del sistema hanno un forte incentivo a fornire sempre più prestazioni, ma non c'è trasparenza sulla loro utilità per i pazienti, ha dichiarato l'OSP a Keystone-ATS. Troppe persone stanno facendo soldi con questo sistema, e chi paga i premi ne risulta penalizzato, denuncia l'organizzazione.

Diversi partiti chiedono riforme

E anche le reazioni dei partiti non si sono fatte attendere. Il Centro chiede ad esempio riforme efficaci, mentre la sinistra vuole misure sociali.

Il Centro

Il Centro si è detto preoccupato per gli aumenti annunciati. La classe media e le famiglie già oggi soffrono per il continuo incremento dei costi, si legge in una presa di posizione pubblicata su X. Il partito ha riunito le sue posizioni e le sue proposte sul tema sanitario in un manifesto. "Il sistema sanitario è diventato un cartello, in cui gli attori si coprono fra loro e impediscono l'abbassamento dei corsi", afferma il presidente Gerhard Pfister. Servono quindi riforme efficaci.

Partito Socialista

Il PS si dice dal canto suo "scioccato" per la nuova "esplosione" dei premi, che peserà ancora maggiormente sulla popolazione. I premi dovranno in futuro avere un tetto massimo ed essere finanziati in maniera più solidale. "L'esplosione dei premi segue la logica del programma di smantellamento di Karin Keller-Sutter. La popolazione ne paga il prezzo, senza che le assicurazioni e l'industria farmaceutica vengano messi di fronte alle loro responsabilità", ha affermato Mattea Meyer, consigliera nazionale zurighese e co-presidente socialista.

Verdi

Secondo i Verdi il sistema ha ormai esaurito l'ossigeno. Gli ecologisti chiedono l'instaurazione immediata di premi proporzionali al reddito e al patrimonio, conformemente a una mozione in tal senso depositata in Parlamento. "Quest'ultimo avrà l'occasione, probabilmente nel corso della sessione invernale, di mettere infine un termine al sistema ingiusto dei premi pro capite".

PLR

Più a destra il PLR afferma che tutto ciò "non può continuare così". L'aumento dei premi avverrà sulle spalle delle famiglie e della classe media. Per i liberali-radicali, il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e ospedaliere, su cui si voterà il 24 novembre, rappresenta una soluzione concreta ai costi della sanità, il tutto offrendo una medicina migliore ai pazienti. Il PLR deplora il fatto che i dirigenti dell'UDC si battano "fianco a fianco con i sindacati e il PS contro la riforma, allineandosi sempre più alle ricette socialiste".

UDCContattati, i democentristi non hanno voluto prendere posizione sul tema.

CDS: "Serve una migliorare cooperazione tra gli ospedali"

Tutti gli attori del sistema sanitario hanno il dovere di adottare misure per arginare i costi. A dirlo è il presidente della Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS), Lukas Engelberger, il quale ritiene che il finanziamento uniforme delle prestazioni in votazione il prossimo 24 novembre costituisce un importante passo avanti. Il presidente della CDS resta comunque pragmatico riguardo all'aumento dei premi a livello nazionale del 6%. "In linea di principio, l'andamento dei premi segue quello dei costi", ha dichiarato all'agenzia di stampa Keystone-ATS. "Per ridurre l'onere dei premi, occorre quindi contenere anche la crescita dei costi", aggiunge Engelberger. Tuttavia, "buona parte dell'aumento è dovuto a fattori che non possono essere influenzati dalla politica sanitaria", precisa. "Tra questi vi sono l'andamento demografico, l'inflazione generale, l'aumento dei costi sostenuti dai fornitori di prestazioni legati alla carenza del personale medico qualificato e il continuo cambiamento di cassa malati da parte degli assicurati". Per Engelberger la modifica della legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal) alle urne a novembre rappresenta un'opportunità per contenere finalmente i costi sanitari. "Tra l'altro, il finanziamento uniforme eliminerebbe gli ostacoli legati al passaggio delle cure dal regime stazionario a quello ambulatoriale, con una conseguente riduzione dei costi". "La costosa pianificazione ospedaliera resta ancora nelle mani dei cantoni", conclude il presidente della CDS. "La Confederazione non è abbastanza vicina alla realtà dell'offerta. Tuttavia, c'è ancora spazio per una maggiore collaborazione tra i vari cantoni".